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Eventi | 08 marzo 2018, 16:28

Glocal apre con Flavio Bucci: "Il mio mestiere è la comunicazione"

Inaugurata la diciassettesima edizione con “Ligabue”, sceneggiato Rai del ’77 con Flavio Bucci nei panni del pittore naïf. L’attore ha introdotto la serata strappando applausi

Glocal apre con Flavio Bucci: "Il mio mestiere è la comunicazione"

La diciassettesima edizione di gLocal Film Festival apre con un vero mattatore, Flavio Bucci. L’attore è intervenuto alla serata di apertura per presentare il film che l’ha reso celebre, quel “Ligabue” di Salvatore Nocita che nel ’77 fu trasmesso dalla Rai in tre puntate, e che ieri sera è stato proiettato – in versione "cinematografica" – nella sala 1 del cinema Massimo. Ma l’estro di Bucci è stato protagonista sia nella sala che sullo schermo.

"Questo film – ha spiegato – è stato una tappa importante della mia carriera. Ligabue mi ha reso popolare anche per via del mezzo televisivo". Il pittore, "el mat", come lo chiamavano nel paese in cui viveva, Gualtieri (in provincia di Reggio Emilia), ma anche "il tedesco", per via del lungo periodo passato in Svizzera, rivive negli occhi e nelle espressioni di Bucci. Al punto che, terminato il film, è persino difficile distinguere tra Antonio Ligabue e Flavio Bucci. Ancora oggi, infatti, l’attore è ricordato da diverse generazioni per quella straordinaria interpretazione.

"Il nostro cervello pensa sempre che esista un’altra dimensione – ha proseguito Bucci, in parte rispondendo alle domande di Alessandro Gaido, presidente di Piemonte Movie – ed è anche la caratteristica dell’uomo, quella di cercare sempre di migliorare la propria condizione”. Un filone, che, a ben vedere, si ritrova nella storia di Ligabue. “Il mio mestiere? È la comunicazione – ha aggiunto l’attore – perché il mio messaggio deve arrivare, giusto o sbagliato che sia, allo scopo di stimolare una discussione".

Ma l’incontro con Bucci, il suo estro, le sue battute e i suoi ragionamenti circolari hanno strappato grandi applausi e momenti di ilarità. Perché l’attore, anzi l’artista, non smette mai di esserlo. Glocal parte quindi sotto i migliori auspici, ma l’omaggio a Bucci, curato da Fabrizio Dividi e Alessandro Gaido, prosegue venerdì 9 marzo con altri due film: "Maledetti vi amerò" di Marco Tullio Giordana (ore 17, Cinema Massimo) e "L’ultimo treno della notte" di Aldo Lado (ore 22.30). Lado, peraltro, sarà con Bucci alla Libreria Comunardi alle 17, per presentare il suo ultimo libro "I film che non vedrete mai".

Paolo Morelli

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