Un’avventura iniziata qualche mese fa, imbracciando mazze più grosse di loro e correndo per un campo col sorriso stampato in faccia. I bambini della scuola primaria “Giovanni Vidari”, a Mirafiori Nord, hanno disputato il loro primo torneo Under 10, organizzato dal Rassemblement Hockey, con cui a inizio anno scolastico era stato avviato il progetto “Hockey Free”: 40 ore di lezione gratuite di hockey su prato, poi incrementate con allenamenti pomeridiani. Il tutto sostenuto da Iren e dal Comune di Torino, come sfida didattica e sociale per un quartiere multiculturale e afflitto da povertà, dove la ricerca di attività formative ed educative per i più giovani diventa una vera missione.
E così sabato 5 maggio si è svolta la prima edizione di “Una Mole di Hockey”, una giornata di sfide amichevoli al campo Tazzoli cui hanno partecipato anche una squadra di Villar Perosa e il Cus Torino.
“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto dai nostri piccoli hockeisti”, ha spiegato Gian Piero Mazzarella, responsabile del progetto. “Abbiamo tesserato 24 bambini della Vidari quest’anno, davvero un record nel panorama delle società sportive torinesi. Abbiamo ora due squadre, una Under 12 e una Under 10. Per il prossimo anno contiamo di creare una formazione esclusivamente femminile, perché le bimbe si sono appassionate tanto, al pari o forse anche più dei maschietti”.
I piccoli campioni della Vidari, allenati da Matteo Oreglia del Rassemblement, hanno così potuto sperimentare l’ebbrezza dei primi match proprio nel campo su cui si affacciano i balconi delle case in cui vivono. Pausa pranzo con le famiglie e poi di nuovo pronti a correre sotto il sole di una domenica calda e primaverile. Tanto l’impegno e numerosi i goal, forte lo spirito di squadra e il sostegno dagli spalti.
Alle premiazioni, condite da pane e Nutella, è intervenuto Marco Chessa, in rappresentanza dell’assessorato allo sport del Comune di Torino.
Il progetto “Hockey Free” sarà riproposto alla scuola Vidari il prossimo anno, con l’obiettivo di coinvolgere altri bambini e ricevere lo stesso supporto da parte di tutto il corpo docenti. Lo sport non si ferma, la ricerca di nuovi campioni continua.



















