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Eventi | 16 maggio 2018, 11:23

Turin Eye: sempre più richiesti i voli in quota

La mongolfiera frenata di Borgo Dora, unica in Italia, negli ultimi sei anni è diventata parte integrante dello skyline torinese ed è ormai una delle principali attrattive turistiche della città. Sono 100mila i passeggeri trasportati dal 2012 a oggi

Turin Eye: sempre più richiesti i voli in quota

Dal 2012 a oggi ha sollevato a 150 metri di altezza, nel cielo di Torino, oltre 100 mila passeggeri: un bel record per quella che è attualmente l’unica mongolfiera panoramica presente in Italia. Stiamo parlando del Turin Eye, l’areostato frenato che quotidianamente decolla dal Giardino Cardinale Michele Pellegrino, in piazza Borgo Dora, regalando agli spettatori una vista mozzafiato della città a 360 gradi.

Siamo nel cuore del Balon, il celebre mercato delle Pulci di Torino che ogni sabato anima Borgo Dora, lo storico quartiere degli artigiani e degli antiquari, a due passi dal centro. Qui la mongolfiera, che oggi è diventata parte integrante dello Skyline torinese, si leva in volo ogni 20 minuti circa, per 365 giorni all’anno, tempo permettendo, con salite sia all’alba, per chi vuole scorgere i profili delle alpi accarezzati dal primo sole, sia in notturna, per ammirare i principali monumenti illuminati della città.

Il Turin Eye, per il panorama offerto ai suoi passeggeri e per le sue caratteristiche tecniche, non ha nulla da invidiare alle sue “sorelle” di Parigi, Berlino, Tel Aviv, Praga, Dubai, Varsavia e Hong Kong. Anzi, con i suoi 36 metri di altezza, i 23 metri di diametro del suo pallone e la sua capienza di 30 passeggeri, è l’aerostato frenato più grande del mondo e offre a torinesi e non il punto di osservazione più alto della città, visto che l’ascensore della Mole Antonelliana conduce “solo” fino agli 85 metri del tempietto della Cupola.

Un’ascesa in aerostato, sospesi a un pallone, è sicuramente un’esperienza unica o per lo meno insolita: i passeggeri, infatti, hanno la possibilità di imbarcarsi su un vero e proprio aeromobile, con pilota a bordo, registrato presso la European Aviation Safety Agency (EASA) secondo lo standard CS31 TGB. Gonfiato con elio (gas inerte e non infiammabile), l’Hi-Flyer (il nome tecnico del Turin Eye) si innalza da una base fissa restando sempre collegato al suolo attraverso un cavo d'acciaio del diametro di 22 mm e con un carico di rottura di 45 tonnellate. A bordo, dove la permanenza media è di circa 20 minuti, è possibile contemplare in tutta sicurezza la città e il panorama circostante, osservando da un’altezza in cui la cui visibilità garantita è di circa 20 km di distanza.

Il successo del Turin Eye è in continua crescita, come testimoniano i selfie, gli scatti fotografici e i video che pullulano sui canali social. “Oltre ad essere un’attrazione turistica – spiega Andrea Lazzero di Soluzioni Artistiche, la società gestrice - la mongolfiera è sempre più percepita come una vera e propria location, visto che sta crescendo la richiesta di prenotare la gondola anche per eventi privati, come feste per l’addio al nubilato e al celibato o per la Laurea, per servizi fotografici o presentazioni aziendali e team building”. Il pubblico, dunque, non è più solo il turista in visita, ma anche il torinese che sta iniziando a percepire il “pallone” come un elemento famigliare, una parte integrante della propria città e un modo per “viverla”.

Le ragioni? “L’attrattiva del Turin Eye non è solo il fatto di poter osservare dall’alto e da un punto di vista privilegiato – prosegue Lazzero – ma anche e soprattutto la possibilità di provare un’esperienza inconsueta. Inutile ricordare che un’ascesa in mongolfiera rievoca immediatamente l’immagine dei primi pionieri del volo quando, oltre duecento anni fa, solcarono i cieli ad altezze fino a quel momento solo sognate”. E il legame tra Torino e il volo è sicuramente di lunga data, visto che proprio nel capoluogo sabaudo, nel 1783, si levò uno dei primi voli in mongolfiera della storia dell’aviazione. Era l’11 dicembre 1783, infatti, quando il pallone aerostatico di tre soci dell’Accademia della Scienza di Torino, Roberto De Lemanon, Carlo Antonio Galeani-Napione di Cocconato e Giuseppe Amedeo Corte di Bonvicino, decollò da uno spiazzo proprio tra le case del Borgo Dora, suscitando la meraviglia degli astanti.

Soluzioni Artistiche è una società no profit che collabora con professionisti dello spettacolo attivi da più di 10 anni, con un'esperienza maturata a tutto tondo sia in ambito artistico sia nella fornitura di servizi tecnici, con grande attenzione all'aspetto comunicazionale. Da quest’anno, Soluzioni Artistiche, proprio per soddisfare le richieste crescenti del pubblico, ha investito in un attento restyling degli spazi di attesa del Turin Eye, che oggi comprendono un punto ristoro al piano terra e, al primo piano, una lounge room dotata di una piacevole terrazza affacciata sul Pallone ancorato. “Oltre ai voli panoramici standard – precisa Lazzero – abbiamo inserito anche eventi realizzati in collaborazione con il vicino spazio l’ARTeficIO Showroom & Art Factory. Il Pallone diventa così la location insolita per frizzanti aperitivi in quota, magari a base di sushi e carne cruda, così come il punto di arrivo di un piacevole tour guidato del rione Borgo Dora”.

c.s.

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