Si è chiusa sulle note dell'Inno di Mameli e "Bella Ciao" il presidio in difesa della Costituzione e di Sergio Mattarella, organizzato nel tardo pomeriggio in piazza Castello. A partire dalle 18:30 oltre un migliaio di persone si sono ritrovate davanti alla Prefettura. Una folle multiforme formata da giovani, pensionati, delegati dell'Anpi e sindacati, molti esponenti di forze politiche, dal Pd, a LeU ai Radicali.
"Questo è un momento importante di resistenza democratica e unità", ha commentato il segretario metropolitano del Pd Mimmo Carretta, invitando poi a difendere "la Repubblica italiana che è antifascista e la costituzione che ha 70 anni, ma ci può ancora difendere dalle derive populiste di questi giorni".
"Le vicende di questi giorni", ha evidenziato il capogruppo del Pd in Comune Stefano Lo Russo, "dimostrano che non vince chi ricatta la costituzione, ma lo stato di diritto: questo paese ha ancora delle regole". "Al Pd dico", ha proseguito, "di mettere da parte le divisioni da questa sera: cerchiamo di essere tutti uniti per fermare quest'onda".
"Vedendo tutte le persone che ci sono qui", ha commentato l'esponente dei Radicali Igor Boni, "penso che possiamo farcela".