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Sanità | 08 giugno 2018, 09:36

112, infermieri e soccorso pubblico piemontesi portano le criticità in Senato

"Il nuovo modello ha determinato un forte impatto sul 118, già gravato dalla cronica carenza di personale e da tecnologie inadeguate"

112, infermieri e soccorso pubblico piemontesi portano le criticità in Senato

"È una battaglia di civiltà in nome del diritto ad essere soccorsi nel modo migliore possibile e contro la svendita del servizio pubblico che avverrà inevitabilmente con l’istituzione della cosiddetta Azienda Zero". A dirlo è il NurSind che, assieme alle rappresentanze sindacali del soccorso pubblico, oggi porterà al Senato della Repubblica le criticità del 112 Piemontese.

"Nelle regioni ", prosegue il NurSind, "dove è stato attivato il Numero Unico dell’Emergenza – 112 NUE – associazioni, cittadini e parti sociali avevano già manifestato le loro preoccupazioni fin dagli albori, ciò che ha tuttavia distinto il Piemonte rispetto ad altri è stata un’azione sindacalmente congiunta tra gli enti del soccorso.Infermieri, Polizia e Vigili del fuoco."

"Il rapporto consegnato alla IV Commissione Sanità Regionale", continua il sindacato, "durante l’audizione del marzo scorso evidenzia l’impatto che il modello ha determinato sul 118, già gravato dalla cronica carenza di personale e da tecnologie inadeguate. Ora, delle criticità piemontesi, insieme alle esperienze di altre regioni, se ne parlerà in un convegno organizzato in Senato. Iniziativa che si propone di trovare risposte alternative ed adeguate al sistema dell’emergenza."

"Ci chiediamo", proseguono i sindacalisti, "per quale ragione una struttura del Ministero dell’Interno sia stata posta in capo ai vertici della sanità e perché i fondi destinati all’emergenza sanitaria siano stati dirottati su un servizio a valenza laica moltiplicatore di sprechi, ritardi, inefficienze."

"Neppure un euro è stato finora speso per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e nessuna postazione del 118 (Centrale Operativa compresa) è a norma.", concludono.

c.s.

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