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Attualità | 12 giugno 2018, 07:43

I prestiti personali crescono del 2,4%: crescono i consumi e la fiducia

L'intero settore del credito al consumo sta dando segnali estremamente positivi, indice di un rinnovato ottimismo da parte dei consumatori che finalmente sembrano essere tornati a fare acquisti e ad investire

I prestiti personali crescono del 2,4%: crescono i consumi e la fiducia

Secondo quanto emerge dai dati dell'ultimo Barometro CRIF salgono le richieste di prestiti personali del primo trimestre di quest'anno, con marzo che fa la parte del leone portando a casa un +8,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Nel complesso le domande hanno avuto un incremento del 2,4% nel corso dell'intero trimestre, anche se dobbiamo registrare un calo del 2,7% per i prestiti finalizzati.

Sono diversi mesi che l'intero settore del credito al consumo sta dando segnali estremamente positivi, indice di un rinnovato ottimismo da parte dei consumatori che finalmente sembrano essere tornati a fare acquisti e ad investire, pronti a lasciarsi alle spalle il decennio di crisi economica che ha investito tutti i mercati economici mondiali.

Certo va sottolineato che la rivelazione del dato è antecedente all’incertezza politica a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, incertezza che potrebbe portare qualche sorpresa, in negativo, per i risultati del trimestre in corso, ma è forse troppo presto per parlarne.

Oltre alle richieste sale, inoltre, anche l'importo che viene erogato, che si attesta a una media di circa 9900 Euro, in aumento del 6,5% rispetto al medesimo trimestre di riferimento del 2017.

Quali sono i progetti per i quali gli italiani richiedono un finanziamento? Al primo posto troviamo l'acquisto di un'automobile usata, che registra un buon 18%, seguito a ruota, con il 16%, dall'acquisto per un'automobile nuova; stessa percentuale per l'acquisto dei prodotti elettronici, che conquistano un secondo posto ex aequo, mentre la medaglia di bronzo viene assegnata alle ristrutturazioni, che segnano un ottimo 15% del mercato complessivo. Il 27,1%, infine, richiede un prestito per un periodo compreso tra il 5 e i 10 anni.

Come abbiamo già detto ciò è dovuto principalmente alla crisi economica che ha allentato la sua morsa mortale, permettendo alle famiglie italiane di ritrovare una stabilità lavorativa e finanziaria che rassicura le banche e gli istituti di credito.

Altri fattori da non sottovalutare sono la liberalizzazione del comparto del credito e l’avvento del digital banking, che hanno permesso di immettere sul mercato prodotti finanziari molto vantaggiosi, facili e veloci da ottenere; i tassi d’interesse ai minimi storici, infine, consentono di sottoscrivere finanziamenti che possono essere considerati dei veri e propri affari, soprattutto se hanno una durata medio-lunga, perché la restituzione può essere “spalmata” negli anni, senza risentire di eventuali impennate future degli stessi tassi, risalita prevista dagli esperti del settore.

Da aggiungere, per concludere, la maggior vitalità del segmento dei prestiti agevolati, dedicati a specifici soggetti o progetti, come i finanziamenti tramite bandi regionali, o quelli dedicati ai dipendenti, privati o pubblici, come i prestiti INPDAP, (leggi i requisiti per ottenere un prestito INPDAP su calcoloratamutuo.org).



c.s.

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