Riceviamo e pubblichiamo una precisazione sulla notizia legata ai manifesti comparsi nei giorni scorsi a Chivasso sul tema dell'aborto.
"Buongiorno Direttore,
L'associazione di Chivasso che ha realizzato il manifesto non è appartenente al Movimento per la Vita Italiano e alla sua federazione regionale (Federvi.P.A.) di cui il sottoscritto è presidente e che conta ben 35 Centri tra il Piemonte e la Valle d'Aosta.
Condividiamo il principio pro life, la critica alla legge 194/78, il riconoscimento scientifico della vita nascente e condanniamo qualunque atto di censura al manifesto, ma ci teniamo a precisare con chiarezza che il Movimento per la Vita si distingue nel linguaggio e nelle modalità con cui cerca di diffondere una cultura aperta alla vita nascente e di aiuto concreto alle donne che affrontano una gravidanza difficile perché siano davvero libere di accogliere il proprio figlio.
Anche il camion vela che ha attraversato la città qualche settimana fa con i manifesti. Di ProVita censurati a Roma non rientra nel nostro linguaggio ed è di un'altra realtà pro life distinta e autonoma dal Movimento per la vita.
Dal 6 al 13 giugno, ad esempio, il Movimento per la vita Italiano con FederviPA hanno organizzato in tutto il Piemonte il tour "In Viaggio per la Vita" con un camper che, senza provocazioni, ha fornito informazioni sugli aiuti che i nostri centri forniscono a livello locale e sul numero verde nazionale Sos vita 800813000.
Mi auguro che voglia dare spazio a questa precisazione e la ringrazio per la collaborazione.
Claudio Larocca (Pres. Federvi.P.A.)
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