Beppe Gandolfo ha lanciato un sasso, sperando che qualcuno lo raccogliesse. E così è successo. Nella sua rubrica settimanale, "Il punto", il giornalista si è chiesto che fine avessero fatto, dopo 50 anni, "i ragazzi del '68". Obiettivo? Far nascere un dibattito, magari un racconto o semplicemente un confronto, tra i sessantottini di allora e i giovani di oggi.
Detto, fatto. Decine i commenti arrivati sul profilo Facebook di Gandolfo. C'è chi ricorda quegli anni con nostalgia, chi criticandoli. Ma anche chi vorrebbe semplicemente saperne di più, conoscerne la storia.
In molti hanno però anche ricordato quello che successe dopo: gli anni '70, il piombo, le Br. E poi c'è chi il '68 lo ha vissuto in prima linea, avendo 17 o 18 anni. Ma sono proprio questi ad ammettere di non aver capito fino in fondo ciò che stava davvero accadendo, né le conseguenze storiche del periodo successivo. "Ma credevamo davvero nel cambiamento - scrive un utente - per noi era un sogno".
Ecco il link all'articolo di Beppe Gandolfo:













