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Economia e lavoro | 19 giugno 2018, 12:08

Tech@home, la tecnologia avvicina il negozio alla casa del cliente. E il "Grande Fratello" aiuterà le vetrine (VIDEO)

Al via tre mesi di sperimentazione per dispositivi che puntano a migliorare il servizio del commercio tradizionale e a migliorare l'efficacia delle imprese

Tech@home, la tecnologia avvicina il negozio alla casa del cliente. E il "Grande Fratello" aiuterà le vetrine (VIDEO)

"Vogliamo essere bussola e non fortino, di fronte alla tecnologia che avanza". Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e Provincia sceglie una metafora efficace per spiegare il punto di vista del commercio di vicinato rispetto all'innovazione. Nessuna fuga all'indietro, ma un tentativo di governare il mondo che cambia, insieme ai consumi e ai costumi.

La dimostrazione è la tecnologia ribattezzata Tech@home, presentata presso il negozio d'abbigliamento Ajara', in piazza Solferino ma che coinvolgerà almeno altre 34 realtà di Torino e provincia. Si tratta di una vera digitalizzazione di un'attività vecchia come il mondo: vendere prodotti. Ma sfruttando le potenzialità che il digitale mette a disposizione. Sia in termini di analisi dei gusti della clientela, sia in termini di gestione del magazzino, fino alla compatibilità di pagamento con smartphone e nuovi dispositivi mobili.

Addirittura, attraverso qualche particolare accorgimento, sarà possibile analizzare quali sono i prodotti in vetrina che più attirano l'attenzione di chi passa, con tutto ciò che ne consegue nella gestione dell'esposizione e della vendita. Ma le opportunità riguardano anche analisi della clientela, fidelizzazione e messaggistica e sicurezza.

"Anche questo rientra nel progresso del 4.0 - aggiunge Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio - che riguarda tutte le imprese e non solo l'industria. E come camera di commercio questa è una delle nuove funzioni che ci è stata affidata. E non bisogna fermarsi qui, anche perché le grandi catene sono già molto attive su questo fronte e i negozi tradizionali devono farsi trovare pronti per rimanere competitivi".

Agli incontri preparatori hanno partecipato inizialmente 200 imprenditori. Di questi, la selezione è arrivata a individuarne 35. A ottobre si farà un primo bilancio per capire l'effetto delle nuove tecnologie.

"Quel che è certo è che tutto cambierà - dice Alberto Sacco, assessore comunale al Commercio - è molto prima di quanto si pensi. È un futuro che dobbiamo cercare di comprendere e di prevedere e che è inevitabile. Torino è al centro di tante sperimentazioni di questo genere, come il 5G di Tim e dobbiamo sfruttate questa cornice per non farci trovare impreparati".

Massimiliano Sciullo

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