La scorsa settimana hanno manifestato e fatto volantinaggio davanti alla sede della mensa, in via Borsellino, proprio di fronte alla cittadella del Politecnico. E la loro protesta non è rimasta inalscoltata.
Si tratta dei dieci dipendenti - soprattutto donne - che rischiano di rimanere senza lavoro alla fine del mese, quando scadrà la convenzione presso la residenza universitaria (Borsellino, appunto) che fino a quest'anno ha garantito circa 500 pasti ogni giorno per gli studenti dell'ateneo scientifico.
E così, dopo i colloqui con le assessori regionali Gianna Pentenero e Monica Cerutti, questa volta a prestare orecchio ai timori dei lavoratori è il presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti. "Ci ha invitato per un incontro martedì prossimo, 10 luglio, alle 13 - spiega Roberto Porrari, sindacalista di Filcams Cgil che sta seguendo la vicenda - e noi speriamo che possa essere l'occasione per dare una svolta. Perché accanto alla solidarietà, è necessario un tavolo cui far sedere tutte le parti in causa per trovare una soluzione. Il 10 luglio mancheranno circa tre settimane alla fine della convenzione per la mensa".
La situazione, è bene ricordarlo, è infatti piuttosto complessa. Non è una competenza diretta della Regione (che però si sta facendo parte diligente) e riguarda un'azienda privata che, anno dopo anno, ha sempre visto rinnovata la convenzione da parte dell'Edisu. "Ma si è sempre messa una toppa a una situazione emergenziale - dice Porrari - mentre servirebbe fare chiarezza. La mensa è una risorsa importante, sia per gli studenti che vivono nella residenza, sia per il Politecnico, che altrimenti vedrebbe altri 500 utenti utilizzare le proprie strutture che oggi ne accolgono già 1200. Da parte della proprietà dell'immobile, poi, ci è stata ribadita la totale disponibilità a rinnovare l'affitto degli spazi".
Nei giorni scorsi, ai ragazzi era stato chiesto di mandare mail di protesta proprio all'indirizzo dell'Edisu. Ma il tempo stringe e serve una parola definitiva.