I manager tornano tra i banchi. Soprattutto quelli che si occupano per mestiere di investimenti e di prospettive di medio e lungo periodo. E lo possono fare grazie all'università di Torino, che tiene a battesimo - prima in Italia - un programma di formazione dedicato proprio allo studio e alla conoscenza degli scenari di lungo periodo. La cornice all'interno dei quali si muovono i cosiddetti "capitali pazienti", che cioè non prevedono risultati immediati, ma che hanno capacità di attesa. Specialmente perché diversificati. Dunque grandi fondi pensione, fondi di investimento o assicurazioni. Pazienti, ma non indenni da cambiamenti, rischi repentini e incertezza di scenari.
Tutto questo si chiama "Long term investors @UniTo" e sarà scandito da corsi sviluppati in sei blocchi su tre giorni al mese con l'ultimo dei tre sempre improntata alle case study, presso il Collegio Carlo Alberto. Da ottobre 2018 ad aprile 2019. Grandissimi i nomi degli esperti chiamati in veste di docente. Al timone di questa macchina così imponente, Elisa Luciano.
"È sempre più importante che l'investimento privato sostenga l'economia reale - dice Gianmaria Ajani, rettore dell'Università di Torino - e servono investimenti importanti e investitori saggi, con un'ottica pluriennale".
A sostenere questa iniziativa, non a caso, proprio alcune delle maggiori realtà del territorio che possono avere risorse da "formare" in quest'ottica: da Equiter a Reale Mutua, passando per Ersel, Intesa Sanpaolo, Fondaco e Compagnia di San Paolo.