Oggi in aula l’Assessore Saitta ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di LeU Marco Grimaldi sull’applicazione della DCR 300-27935, promossa da LeU, per l’accesso alle procedure di interruzione della gravidanza e ai contraccettivi nei consultori familiari, approvata il 3 luglio 2018.
In base alla Delibera, un tavolo di lavoro istituito dalla Giunta avrà il compito di individuare la percentuale di obiettori di coscienza presso le strutture sanitarie regionali e la loro distribuzione, per riequilibrare il numero di obiettori rispetto al personale non obiettore. A tal fine, le aziende sanitarie locali (ASL) e le aziende sanitarie ospedaliere (ASO), nelle zone con una concentrazione di obiettori di coscienza superiore al 50 per cento devono ricorrere a procedure di mobilità del personale e, come extrema ratio, bandire concorsi riservati a medici specialisti che pratichino IVG.Non solo: la Delibera sottolinea come tutte le prestazioni e le attività erogate nei consultori familiari non possano essere soggette a obiezione di coscienza, pertanto deve essere garantito l’accesso libero, diretto e gratuito per ogni prestazione erogata nei consultori per tutte le cittadine e i cittadini, italiani o stranieri, residenti o domiciliati sul territorio, con particolare attenzione agli adolescenti. Soprattutto, la Regione si impegna a promuovere e garantire opportunità di accesso facilitato alla consulenza e alla pratica contraccettiva, per questo la Delibera prevede, per le cittadine e i cittadini di età inferiore a 26 anni e per le donne di età compresa tra 26 e 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nel post IVG e nel post partum, la possibilità di erogazione gratuita di contraccettivi ormonali, impianti sottocutanei, dispositivi intrauterini, contraccezione d’emergenza, preservativi femminili e maschili.
In aula l’Assessore Saitta ha informato che gli uffici si sono attivati per verificare l’applicabilità della DCR, ma che il lavoro non è ancora compiuto. Ha garantito che solleciterà la struttura affinché un quadro sia fornito nei prossimi giorni.“Ci dispiace che non ci siano ancora dati certi” – dichiara Grimaldi. – “Speriamo che il question time sblocchi la situazione e attivi i bandi per tutti i contraccettivi (risulta che al momento siano stati attivati per pillole e contraccettivi meccanici per donne). A quanto ci raccontano dal mondo studentesco e giovanile, al momento nei consultori capita di chiedere preservativi ed essere informati che ci sono solo spirali”.
“La Regione Piemonte colga l’occasione per essere in sintonia con i suoi cittadini e cittadine più giovani” – aggiunge la consigliera di LeU Silvana Accossato – “dimostrando con i fatti che qui non intendiamo tornare al medioevo come pensano alcuni a livello nazionale”.