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Attualità | 26 settembre 2018, 15:42

BarrieraFiera, Barriera di Milano cerca un nuovo slancio facendo leva sui mestieri

Domenica, dalle 10 alle 18, prima edizione per una manifestazione che vuole scrivere una pagina nuova e diversa per un territorio critico della nostra città, a partire dall'artigianato

BarrieraFiera, Barriera di Milano cerca un nuovo slancio facendo leva sui mestieri

Otto ore per rilanciare un territorio spesso stereotipato, nella nostra città, come Barriera di Milano. Una zona che ha problemi, ma anche risorse ed energie da esprimere.

In una sola parola "fantasia", come dice Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6 che domenica, dalle 10 alle 18, ospita "BarrieraFiera", manifestazione che viene sviluppata con il Comune di Torino e con CNA Torino. "Vogliamo dare una seconda occasione alle persone, ma anche alle forze produttive del nostro territorio. Un veicolo per costruire opportunità di lavoro valorizzando ciò che è già esistente". L'artigianato, in particolare. "Che può dare ai giovani occasioni di lavoro e di crescita".

Il programma prevede in piazzetta Cerignola gazebo dimostrativi degli istituti di formazione, mentre in piazza Fotoni ci sarà l'area dedicata all'artigianato, a cominciare proprio da quelli del quartiere. In via Baltea, infine, sorgerà l'area Green, con attenzione alla sostenibilità e al riuso.

Un progetto frutto della "spinta" dalla circoscrizione 6, questo e accolto da Palazzo Civico. "Sono iniziative che non hanno colore politico, ma che fanno il bene della collettività senza essere calati dall'alto", spiega l'assessore al commercio Alberto Sacco. "Spero sia il primo di tanti progetti di questo genere: ci sono tanti investitori interessati all'area di Via Bologna o l'ex Tabacchi. Progetti interessanti che possono riportare la VI a essere protagonista della nostra città".

E mentre domani, alle 17,30, sarà un convegno in cascina Marchesa (corso Vercelli 141) a fare da antipasto, dal titolo "Quale sistema di sviluppo locale?" con la premiazione delle eccellenze artigiane del territorio.

"Vogliamo collaborare al patto per rilanciare la città - sottolinea il segretario di CNA Torino, Paolo Alberti - e un'occasione di questo genere è preziosa. Dobbiamo porci obiettivo di crescita, ma che sia una crescita sostenibile e che al tempo stesso guardi ai giovani, soprattutto ai neet che sono sfiduciati ed è molto difficile recuperare. E sarebbe utile un ragionamento di città metropolitana, visto che le periferie si assomigliano tutte e i loro confini a volte si intrecciano e si sovrappongono".

"C'è però ancora molto da fare sulla formazione in generale - aggiunge Alberti - a cominciare dai voucher per finire con il Politecnico, che nelle sue intenzioni di sostegno all'impresa può coinvolgere anche noi. Basti pensare che il 98% delle aziende in Barriera di Milano e in tutta Torino hanno da zero a 20 dipendenti, con una grande prevalenza di partite Iva, dunque singoli lavoratori".

"È una sfida che va oltre la nostalgia per il bel tempo che fu e che prova a trasformare la tradizione in forza e trampolino di lancio - dice Antonio Ledda, coordinatore della I commissione della Circoscrizione VI -. È un tentativo di trovare risposte e punti di incontro per fondere tradizione, innovazione e sviluppo locale".

Massimiliano Sciullo

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