Una condivisione di intenti frutto di un lavoro lungo. Sono parole di riconoscenza quelle che usavo l'assessore regionale all'Ambiente, Alberto Valmaggia. Ma a festeggiare il protocollo che punta a ottimizzare l'uso di fertilizzanti chimici e organici nella coltivazione nei campi è soprattutto il nostro territorio. I famigerati "nitrati", infatti, se da un lato facilitano le coltivazioni, dall'altro minacciano falde e corsi d'acqua.
In particolare, si rischia la cosiddetta eutrofizzazione, ovvero un'invasione di fiumi e laghi da parte delle alghe, con costi enormi per renderle potabili e minacce pesanti alla biodiversità.
A sottoscrivere questo patto per un uso attento di queste sostanze sono numerose istituzioni e agenzie ambientali. "I percorsi di miglioramento su questi temi sono costanti e positivi - aggiunge l'assessore all'agricoltura della Regione, Giorgio Ferrero -: è così che si risolvono i problemi, impossibili da affrontare in un giorno solo".
Oltre all'uso di queste sostanze, il protocollo prevede anche azioni di informazione, educazione e formazione tecnica previsti dal Piano di tutela delle acque.
"I fertilizzanti sono fattori indispensabili per nutrire la terra - afferma Giovanni Toffoli, presidente di Federchimica Assofertilizzanti - e per ottenere raccolti di qualità. Ma puntiamo anche a prenderci cura della terra e dell'ambiente che dalla terra trae vita".
"È un problema oggettivo che negli anni abbiamo cercato di focalizzare facendo notare che l'inquinamento da nitrati non è solo un tema legato all'agricoltura - spiega Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino - ma è bene monitorare la situazione prima che diventi un problema, sensibilizzando gli agricoltori. Abbiamo già fatto qualcosa di simile sul riso e ha funzionato".