Per il quarto anno consecutivo, al Ridò, locale underground torinese, è andato in scena il Festival degli Sketch Teatrali, manifestazione che festeggia l’arte e la passione per il palco, organizzata ogni anno dall’Associazione Culturale EraOra.
La gara è semplicissima: ogni concorrente ha 8 minuti a sua disposizione per esibirsi, per dimostrare la sua idea di teatro declinata in ogni sua forma. A giudicare le performance il pubblico, che esprime il proprio gradimento con la vecchia ma efficace “alzata di mano”, e una giuria di esperti, con le loro schede tecniche. Quest’anno la giuria vanta artisti provenienti dalle più diverse discipline: Valter Carignano, attore e vocal coach; Elena Maria Diana, insegnante di ballo e scrittrice teatrale; Patrizia Besantini, mime performer e actor coach; Massimo Pica, stand up comedian e autore comico; e il presidente Ivan Fabio Perna, regista, attore teatrale e cinematografico.
Gli artisti in gara sono tutti contro tutti, ogni disciplina contro le altre. In due ore di spettacolo, divise in due manche, vanno in scena la musica, il teatro di prosa, la stand up comedy e il mimo. Poi la giuria si riunisce per deliberare e fare i conti del caso.
Infine, poco prima di annunciare i vincitori, Ivan Fabio Perna fa i complimenti a tutti ma decide di togliersi un sassolino dalla scarpa. La passione è necessaria ma non basta, dice, ci vogliono studio e tecnica. Impossibile non condividere il suo pensiero. Il palco non può essere un diritto di tutti ma una conquista. Ed è evidente che la partecipazione alla gara di qualcuno possa definirsi “prematura”.
Altrettanto evidente è che lo studio e il talento brillano e non passano mai inosservati. A vincere, infatti, è Lucrezia Scalzotto che ammalia tutti con una sua deliziosa esibizione di arte mimica. Quando prende la scena, l’emozione tra il pubblico è palpabile e il livello di attenzione ai massimi. Non c’è bisogno di conoscere la biografia di Marcel Marceau a memoria, o di frequentare l’Alfieri un giorno sì e l’altro pure, il pubblico, esperto o meno di arte mimica, digiuno o meno di teatro, è in grado di riconoscere l’arte quando la vede. E lo stesso, ovviamente vale per la giuria. Lucrezia, non a caso, vince, sia il premio della giuria sia quello del pubblico, nel tripudio generale.
Al secondo posto Le Claudicanti, con il loro sketch comico, e al terzo la compagnia teatrale Ancora Una Prova che porta sul palco l’aldilà.
Inoltre, la giuria decide di assegnare tre premi speciali: all’attrice Monica Carelli, al gruppo reggae Melamarcio e al timido stand up comedian Alessandro Colabella, perché nel teatro (come nella vita) ci vuole passione, ci vuole studio ma ci vuole anche coraggio. Il coraggio di affrontare le proprie paure.