“Una nota interna di Turismo Torino annuncia un piano di incentivazione all’esodo rivolto ai dipendenti a tempo determinato. Il motivo? Ripristinare l’equilibrio di bilancio a fronte della decontribuzione da parte di alcuni soci dell’ATL a partire dal 2019” segnalano Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, e Augusta Montaruli, parlamentare FDI.
I due esponenti politici si domandano: "Chi sono i soci mani-di-forbice? A partire dal 2018 i contributi alle Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale sono erogati dalla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 21 della l.r. 14/2016, per cui scorgiamo la firma della Giunta Chiamparino dietro questo taglio che rischia di minacciare i pochi settori di sviluppo rimasti a Torino, come il turismo e la cultura: dopo la crisi del Teatro Regio, dobbiamo temere anche per Turismo Torino e per i suoi lavoratori?".
"Ad esempio che ne sarà dei dipendenti a tempo determinato e a quelli preposti al presidio degli uffici IAT di Bardonecchia, Cesana Torinese, Claviere, Pragelato, Sauze d’Oulx e Sestriere, tutti esclusi dal piano aziendale di incentivazione all’esodo? È così che si promuove il turismo nella Val Susa già esclusa dalla candidatura olimpica?”.