Dopo le proteste degli scorsi mesi, i rider del food delivery tornano a fare sentire la loro voce. Domani alle 16 è previsto un raduno di fattorini in piazza Statuto.
Ad annunciare l'evento decine di volantini affissi alle fermate dei bus. "Siamo i rider - di legge - che portano da mangiare nelle case dei torinesi. Non siamo schiavi, non 'siamo studentelli a cui piace andare in bici', ma persone che lavorano per arrivare a fine mese, per pagare un affitto". "Non accettiamo - aggiungono - che la nostra dignità venga calpestata. Siamo stufi di ricevere pochi spiccioli, senza ferie, malattia o copertura per gli infortuni".
I fattorini puntano poi il dito contro il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che "aveva promesso in campagna elettorale di inserire la famosa 'clausola rider' nel Decreto Dignità, salvo poi fare marcia indietro appena le varie aziende hanno minacciato di ritirarsi dal mercato".
Tra le richieste la copertura assicurativa sul lavoro, un minimo salariale e contratti senza il vincolo dei 5mila euro e che permettano di accedere alla disoccupazione. In occasione dello sciopero generale quindi i rider torinesi hanno deciso di proclamare una mobilitazione per venerdì 26 ottobre alle 16 in piazza Statuto: "Vogliamo dimostrare ancora una volta che uniti nelle strade siamo più forti".