Si è aperta oggi la terza edizione del Festival dell’Educazione, che per quattro giorni farà di Torino il palcoscenico da cui si guarda il mondo della scuola e della formazione. Fino a domenica sono in programma oltre 200 eventi e 47 incontri con presentazioni di studi, ricerche e proposte metodologiche e operative con seminari, dialoghi, tavole rotonde, workshop.
Alla inaugurazione, avvenuta nella mattinata di alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, l’assessore all’Istruzione del Comune di Torino Federica Patti ha fatto gli onori di casa: “Dobbiamo riconquistare le parole, giocare con loro, per allargare gli orizzonti per far crescere una comunità ricca, aperta e solidale”. Poi l’assessore Patti ha affrontato il tema di questa edizione del Festival che punta su “un pensiero creativo, critico, civico”, prima di cedere la parola al sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano: “Piuttosto che imporre delle riforme dall’alto dobbiamo lavorare per ottenere delle trasformazioni che partono dal basso, grazie alle buone pratiche. E so che qui è possibile, perché conosco la vivacità culturale di Torino”.
E poi, ricordando il suo passato di uomo che viene dal mondo della Scuola, Salvatore Giuliano ha concluso il suo intervento dicendo: “Ogni volta che diamo la parola agli studenti, loro ci lasciano senza parole”. Il Rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani ha invece parlato di come far coesistere passione e creatività, sottolineando come Unito e Politecnico abbiano saputo in questi ultimi anni attrarre ben il 25% in più di studenti, un risultato molto più alto rispetto alla media nazionale: “Questo perché la Regione ha saputo attivare politiche di attrazione allo studio e perché c’è la convinzione da parte di molti che poi in questa realtà ci siano più possibilità di trovare lavoro, alla fine del percorso di studi. Anche se su questo punto ci sarebbe molto da dire”.
Il Rettore Ajani ha quindi invitato tutti a sottolineare di più le belle storie, “invece di parlare di scuola solo a proposito di bullismo o di brutte vicende: dobbiamo imparare a far conoscere ciò che di buono facciamo”. L’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione Gianna Pentenero ha invitato a fare in modo che “le buone prassi entrino a far parte del sistema e del quotidiano politico. Perché va sottolineato, per esempio, che in Piemonte abbiamo un tasso dell’11,8% di dispersione scolastica, che è uno dei più bassi a livello europeo”, sottolineando l’importanza di implementare il tema dell’alternanza scuola-lavoro”. Barbara Azzarà della Città Metropolitana di Torino ha parlato dell’importanza di investire nella scuola “perché vuol dire investire nel nostro futuro” e per sottolinearne l’importanza ha citato Calamandrei: “La scuola è più importante del Parlamento e della Magistratura”.
Quindi ha preso la parola la sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha parlato delle “tre C di questo festival: creativo, critico e civico, che sono intersecate fra loro, perché da sempre è la scuola il luogo deputato a far crescere la creatività, ma anche ad aumentare il senso critico con cui approcciarsi alla realtà e far crescere il senso civico, di comunità”. Poi sottolinea che “si parla troppo poco di educazione”, riprendendo le parole già espresse in apertura dall’assessore Patti. “Per questo è importante capire quanto ciascuno di noi è disposto a dare per far crescere la scuola, che sarà chiamata ad affrontare la sfida tecnologica che è di fronte a noi”.
La sindaca ha poi sottolineato come “queste novità viaggiano fortissimo, tanto che molti lavori che oggi ci sono in futuro non esisteranno più. Per questo, toccherà alla scuola costruire il percorso che porterà a questo futuro. Per fare in modo di trasformare il rischio in opportunità, pur sapendo che mancano le risorse o quelle che ci sono risultano poche. Per questo bisogna dire grazie per tutto quello che fanno e che faranno a coloro che sono nel mondo della scuola”.
Poi, dopo il saluto finale di Federica Patti, è seguita l’inaugurazione del Festival in forma di letture curate dal Comitato scientifico e performance teatrali e musicali di Riccardo Ruggeri, musicista, e Cristian Magurano, danzatore della Fondazione Egri per la Danza, che si è esibito in una applauditissima esibizione.
Il programma e tutte le info sono sul sito www.festivaleducazione.net