Torino, 36 mila capi intimi per le famiglie in difficoltà entro fine anno

Il bisogno di vestiario per le famiglie in difficoltà è cosa, purtroppo, assai nota. Ma spesso si trascura un aspetto importante: il fatto che tra i capi più necessari ci sia proprio l'abbigliamento intimo. Difficile, nonché poco consigliato, che qualcuno li doni.

Il progetto messo in piedi da Intesa Sanpaolo va in questa direzione. Entro il 31 dicembre, infatti, saranno distribuiti 36.000 capi intimi a bambini, donne e uomini che appartengono a famiglie indigenti. Si tratta di “Golden Likns”, che coinvolge Golden Point, Caritas Torino e Comitato S-Nodi.

“Il piano – ha spiegato Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria della Banca del Territorio di Sanpaolo – permette di proseguire il filone filantropico, sociale e di sostegno alla povertà della banca”. Nel cui piano industriale si fa esplicito riferimento all’impatto sul territorio. Per questo, peraltro, il gruppo bancario ha predisposto un fondo da 250 milioni di euro destinati ai finanziamenti delle categorie più deboli, come gli imprenditori che avviano nuove attività, ma anche i giovani del sud Italia e gli studenti.

Perché nella diffusione della povertà, stando ai dati raccolti da Istat e citati durante la presentazione del progetto, chi è più in difficoltà sono proprio i giovani, soprattutto chi decide di fare figli. Un vero e proprio atto di coraggio, a quanto emerge dai rilievi statistici. “Dobbiamo parlare di impoverimento – ha commentato Marco Demarie, direttore pianificazione, studi e valutazione di Compagnia di San Paolo – e se in Europa sono state promosse delle iniziative di contrasto alla povertà, non sono state molto efficaci, soprattutto in
Italia”.

Una trentina di donne migranti, coinvolte da S-Nodi grazie a Pastorale Migranti, hanno realizzato i 9000 kit di abbigliamento, suddivisi per taglia e tipologia, che saranno distribuiti alle famiglie in difficoltà attraverso vari eventi, come giovedì 13 dicembre, con una festa di comunità allestita dalle 14 organizzazioni del Distretto Barolo e del teatro di comunità. Alle 16.30, all’Housing Giulia, andrà in scena uno spettacolo per raccontare il loro lavoro.

La consegna dei kit, poi, avverrà durante momenti aggregativi, organizzati grazie a Caritas, nei quali le famiglie potranno anche ampliare la propria rete di contatti sociali.