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Cronaca | 01 novembre 2024, 17:53

Riapertura del Cpr di Corso Brunelleschi, in centinaia al corteo. Imbrattate vetrine e muri. Lanciate alcune bombe carta

La manifestazione è stata organizzata dal centro sociale Gabrio. Manifestanti provenienti da tutta Italia. Linee Gtt deviate

Dal gruppo Facebook Borgo San Paolo - Torino

Dal gruppo Facebook Borgo San Paolo - Torino

"I CPR bruciano ancora contro il razzismo di Stato e i suoi complici”. Questo lo striscione alla testa della manifestazione del centro sociale Gabrio a cui hanno aderito molte associazioni provenienti da tutta Italia.

Il corteo partito oggi, venerdì 1 novembre, da Piazza Robilant si pone contro la riapertura del Centro di Permanenza per i Rimpatri di Corso Brunelleschi, chiuso dal marzo 2023 a causa della devastazione causata dalle rivolte degli immigrati irregolari che protestavano per le pessime condizioni in cui venivano trattenuti problemi di gestione.


Due anni prima, nello stesso centro, si era tolto la vita il 23enne Moussa Balde, rinchiuso lì dopo aver subito un pestaggio a Ventimiglia.

Linee Gtt deviate

Come riporta Gtt, a causa del corteo, la linea 56 viene deviata in entrambe le direzione, transita per corso Peschiera, corso Ferrucci, corso Lione percorso regolare. Linea 15 limitata in piazza Sabotino direzione Brissogne nel tratto compreso tra piazza Sabotino via Brissogne, non è possibile disporre una navetta sostitutiva, per ordine pubblico. Deviazione linea 2 in entrambi le direzioni. Da corso Trapani per corso Rosselli, corso Racconigi, corso Peschiera.

I manifestanti stanno cercando di raggiungere il Cpr di Corso Brunelleschi.

AGGIORNAMENTO ORE 18,37: Il corteo ha raggiunto via Monginevro. Qui sono state imbrattate le vetrine del McDonald's con scritte contro Israele, contro i Cpr e simboli anarchici. In precedenza erano stati accesi fumogeni e fuochi d'artificio.

AGGIORNAMENTO ORE 19: alcune bombe carta sono state fatte esplodere nel momento finale del corteo, prima della fine della manifestazione.

I commenti di Fratelli d'Italia

“Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta contro la polizia andata in scena a Torino oggi. Esprimiamo solidarietà alle forze dell’ordine e ribadiamo fermezza nel difendere la politica dei rimpatri e di contrasto all’immigrazione clandestina. Siamo di fronte ad una sinistra estrema che cerca il pretesto per colpire lo Stato. I centri per la permanenza e il rimpatrio sono necessari per fermare i trafficanti di uomini. Chi cerca di boicottarli, ancor prima che si definisca un’apertura, ha in mente solo l’attacco agli uomini in divisa e alle istituzioni, e per questo la loro pericolosità non va sottovalutata” lo dichiara la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.


“Torino ancora una volta ostaggio della vergognosa violenza di centri sociali e anarchici. Delinquenti: non c’è altro modo per definire chi tira bombe carta nei pressi di un presidio sanitario, si rende protagonista di devastazioni e assalta la polizia. È vergognoso che una certa politica, invece di prendere le distanze, strizzi l’occhio a questi criminali. È per questo motivo che penso sia necessario schierarsi con ancor più convinzione dalla parte delle forze dell’ordine e della legalità”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte in merito al corteo degli anarchici contro il Cpr a Torino.

“Che piaccia o no i Cpr, compreso quello di corso Brunelleschi a Torino, sono parte integrante delle gestione dell’immigrazione irregolare e della sicurezza nazionale: la legalità non ha protagonisti e antagonisti, chi è contro la legalità è contro lo Stato e, soprattutto, contro gli italiani perbene. Con noi al governo c’è un assunto che non è sindacabile: in Italia si entra solo e soltanto regolarmente, senza scorciatoie o furberie”.
Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.

“Probabilmente chi, come il Gabrio, ha appena festeggiato 30 anni di abusivismo e di lotta violenta, non ha ben chiaro il concetto di rispetto delle leggi e delle regole. La loro è una battaglia di retroguardia, fuori dal tempo:  i cittadini chiedono sicurezza e ordine, non arretreremo di un centimetro di fronte alle solite minacce di chi cavalca il caos sociale”.

 

Redazione

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