Si è svolta questa mattina a Susa, presso la Cattedrale di “San Giusto”, in occasione della celebrazione eucaristica nella solennità dell’Epifania, alla presenza del Vescovo, Monsignor Alfonso Badini, del Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Torino, Tenente Colonnello Silvio Mele, la cerimonia di riconsegna di un’antica scultura lignea policroma del XVIII secolo raffigurante “Sant’Espedito”, trafugata agli inizi degli anni settanta dalla cappella votiva sita in località “Pian de Ruine”, del Comune di Giaglione.
Le indagini del Nucleo, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, sono scaturite dalla segnalazione di un privato cittadino che, il 24 aprile 2017, ha rinvenuto alcune parti della statua nel bosco di Avigliana. I successivi sopralluoghi condotti dai Carabinieri della Stazione di Avigliana (TO) e dal personale del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino hanno poi consentito di rinvenire le rimanenti parti della scultura. La comparazione dell’immagine dell’opera recuperata, con quelle contenute nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consentito di scoprire che la statua era stata sottratta dalla cappella di Giaglione (TO). La conferma è giunta dal riscontro con i documenti presenti negli archivi fotografici ecclesiastici che Monsignor Severino Savi, scomparso nel 1997 e noto per la sua vigorosa opera di tutela e catalogazione del patrimonio storico-artistico e religioso della Valle di Susa, aveva curato nel corso della sua attività. Monsignor Savi, con grande sensibilità ed attenzione, aveva diligentemente fotografato la statua nel deposito della parrocchia di Rivera, prima di trasferirla nella cappella dalla quale è stata poi rubata.
Questa cerimonia di restituzione testimonia ancora una volta l’importanza che riveste l’opera di sensibilizzazione che le articolazioni di questo Comando quotidianamente compiono con i responsabili degli Uffici Diocesani, anche attraverso la divulgazione, ai Parroci, della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata da questo Comando nel 2014 unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana che, oltre a contenere consigli pratici per la difesa dei beni chiesastici da eventi predatori, diffonde e valorizza le iniziative di catalogazione e censimento dei beni delle Diocesi che, con grande impegno, stanno conducendo in ordine al proprio patrimonio culturale.