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Scuola e formazione | 17 gennaio 2019, 07:00

Chiusura scuola d'infanzia in via Rubino, la rivolta delle mamme: "E' un'eccellenza del territorio"

Secondo i piani del Comune, i bambini dal prossimo anno dovrebbero essere trasferiti in via Collino. Partita la raccolta firme contro lo spostamento

Chiusura scuola d'infanzia in via Rubino, la rivolta delle mamme: "E' un'eccellenza del territorio"

Non si placano le polemiche per il ridimensionamento delle scuole d'infanzia che il Comune di Torino metterà in atto dal prossimo anno. Dopo il caso di via Negarville, ora è la "Centro Europa C" di via Rubino 82 a catalizzare paure e proteste dei genitori. Anche questo asilo, infatti, essendo composto unicamente da due sezioni, andrà incontro all'accorpamento con le classi di via Poma confluendo nell'edificio di via Collino, sempre a Mirafiori Nord.

"L'abbiamo saputo a dicembre, all'inizio pensavamo fosse solo una proposta, poi abbiamo capito che tutto era già stato deciso", spiega Natascia Castellucci, una delle mamme. "Abbiamo mandato una lettera in Comune, proponendo di spostare i bambini di via Poma nella nostra struttura di via Rubino, ma non l'hanno accolta". Sembra, anzi, che i piani dell'amministrazione fossero chiari già da tempo. "L'anno scorso - continua Natascia - il Comune ha stabilito di limitare le iscrizioni solo alla fascia dei 3 anni, escludendo quella dai 4 ai 5". Il risultato è che la "Centro Europa C" ha accettato 14 bambini a fronte delle 24 domande ricevute per l'anno 2018/2019.

Ma perché le famiglie sono così legate a questa struttura? Due i motivi principali: vanta un ampio giardino interno, sfruttabile in libertà dai piccoli nelle ore di ricreazione, e, posizionata al piano terra, non ha barriere architettoniche. L'edificio di via Collino, che potrebbe contenere 150 iscritti, presenta invece tutte le caratteristiche architettoniche tipiche degli anni Sessanta - per questo le mamme ne chiedono il rimordernamento -, con rampe di scale e senza ascensore, difficilmente accessibile per i disabili. Un'alternativa sarebbe stata il trasferimento delle sezioni in via Guidobono, in una scuola con le stesse caratteristiche strutturali di via Rubino. "Ma - spiega ancora Natascia - ci hanno spiegato che in questo caso i nostri figli non avrebbero potuto partecipare ad attività formative extra già avviate dai bambini frequentanti". 

Ora le mamme si stanno adoperando per una raccolta firme da portare in Comune. Un tema su cui è intervenuto anche il consigliere Alessandro Iocola (Forza Italia) con un'interpellanza in Circoscrizione 2 per conoscere il futuro della scuola di via Rubino una volta attuato il trasferimento dei bambini.

Manuela Marascio

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