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Cultura e spettacoli | 27 gennaio 2019, 12:44

Un angolo di fantastico e di fantascienza unico in una città italiana. A Torino con il Mufant

Torino ha un primato in Italia nel campo del fantastico e della fantascienza, con il suo Museo noto come Mufant, nato dall'iniziativa di un team di operatori culturali, docenti universitari e collezionisti riuniti nell'Associazione culturale Immagina

Un angolo di fantastico e di fantascienza unico in una città italiana. A Torino con il Mufant

Torino ha un primato in Italia nel campo del fantastico e della fantascienza, con il suo Museo noto come Mufant, nato dall'iniziativa di un team di operatori  culturali, docenti universitari e collezionisti riuniti nell'Associazione culturale Immagina.

"Il primo nucleo del Mufant - spiega il suo direttore Davide Monopoli - nasce per iniziativa di un piccolo gruppo di collezionisti di fantascienza, anche mia e di Silvia Casolari, pure lei appassionata di fantascienza, che hanno pensato di rendere pubblica questa tematica, nel 2010-11, dapprima nella originaria sede di via Lerini. Il nostro scopo era quello di coinvolgere ed attrarre un pubblico non necessariamente di esperti, attraverso un primo approccio non ancora completamente strutturato. Nel novembre del 2015 ci siamo trasferiti nell'ex edificio scolastico attuale nel quartiere Nord di Borgo Vittoria, dove abbiamo avviato un nuovo progetto di ristrutturazione delle collezioni. Il Mufant è, così, entrato a far parte del circuito Torino Musei".

"Esiste ora un progetto - prosegue Davide Monopoli - di rinnovo delle scaffalature, in vista di rendere operativo anche il settore del prestito dei libri. Al Mufant è anche presente un ricco settore multimediale ed una raccolta importante di videogiochi e film".

La collezione conta oggi oltre cinquemila pezzi comprendenti illustrazioni, manifesti, locandine, dischi, gadget e francobolli, su di una superficie di circa mille mq comprendente due saloni e cinque sale, una biblioteca ed un laboratorio multimediale. Proprio nei due saloni principali si può ripercorrere, con l'aiuto di postazioni tradizionali accanto ad altre multimediali ed interattive,   l'evoluzione storica dell'immaginario fantascientifico attraverso varie tematiche, quali il gotico,  la figura dell'alieno, la Hollywood degli anni Cinquanta, il viaggio spaziale e l'approdo sulla Luna,  i manga, i supereroi, il cyberpunk ed il mondo perduto.

Sono anche previste l'apertura di una sala specifica per i videogiochi e di una seconda sala dedicata alla cosiddetta "gothic novel". Il settore del fantastico moderno è suddivisibile in tre categorie, fantascienza, fantasy e gothic novel. Il fantasy nasce con William Morris, creatore anche del design, oltre che sociologo e politico, a metà Ottocento. Il genere della gothic novel compare, invece, verso la metà del Settecento, caratterizzato dall'unione di elementi horror ad altri di matrice romantica. Conosce un vivace sviluppo nell'Ottocento per iniziativa della scrittrice inglese Mary Shelley, autrice del romanzo Frankenstein, ed ha influenzato anche Paesi come la Francia".

"Abbiamo anche avviato - spiega il direttore Monopoli - una proficua collaborazione con una cooperativa sociale, dal nome "Altra mente", con la quale abbiamo attivato un progetto di base in collaborazione con persone che provengono dal mondo psichiatrico. Abbiamo anche avviato laboratori della durata di 16 mesi ed una collaborazione con due scenografi per migliorare lo spazio esterno con installazioni, creando un vero e proprio Parco del Fantastico".

Nel corso del tempo il museo, che è nato su base volontaristica, si è andato arricchendo di materiali provenienti  dalle collezioni di amici e sostenitori dei fondatori, creando una collezione eterogenea che, dal punto di vista temporale, copre secoli diversi, l'Ottocento, cui risalgono libri illustrati e non, stampe e cartoline; il Novecento, cui si ascrivono riviste di fantascienza pulp, oggetti, modelli e riviste degli anni Cinquanta, i primi robot giapponesi, le riviste italiane di fantascienza, cui seguono le sezioni dedicate alle serie televisive e cinematografiche degli anni Sessanta e Settanta, quali Star Trek e Guerre Stellari.

Sabato 26 e domenica 27 gennaio in programma al Mufant il "Japan Day", giunto ormai alla sua terza edizione. Si articolerà in due giorni di immersione nel mondo giapponese, con ospiti ed intrattenimento insieme ad alcune associazioni.

Mara Martellotta

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