Quello dell'occupazione, soprattutto se giovanile, è un rebus che fatica a trovare una soluzione affidabile. Ma ci sono energie da far incontrare e convogliare per dare una spinta verso il traguardo.
Ecco perché domani, mercoledì 30 gennaio alle 15:30, si danno appuntamento al Centro Congressi Torino Incontra le 7 Fondazioni ITS e i 7 Poli di innovazione piemontesi, che si confronteranno con le imprese che puntano su ricerca e innovazione. Un pomeriggio dedicato alla presentazione delle opportunità legate all’alta formazione tecnica e all’Istituto dell’Apprendistato, anche attraverso il racconto di esperienze di imprese e neo-assunti. E una spinta, per il mondo ITS, che ha ottimi risultati nel rapporto diplomati-assunti, ma che ancora fatica a imporsi all'attenzione delle famiglie quando si tratta di scegliere il percorso scolastico-formativo per i ragazzi.
“La mission degli Istituti Tecnici Superiori si incontra perfettamente con quella del Polo Clever. L’inserimento di figure professionali preparate e competenti è infatti una necessità sempre più impellente per le aziende che operano nel campo delle Clean Technologies, un settore chiave per il futuro del pianeta e alla continua ricerca di nuove idee e di risorse umane innovative e tecnologiche – spiega Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park, soggetto gestore insieme al Consorzio UN.I.VER di Vercelli del Polo di innovazione Clever –. In questi anni il Polo Clever ha supportato gli Istituti Tecnici Superiori attraverso attività didattiche in materia di efficienza energetica e visite guidate presso alcuni stabilimenti di PMI del settore, promuovendo incontri one to one con le aziende per aprire il terreno a inserimenti lavorativi e in stage degli studenti e contribuendo alla promozione del progetto ITS alle istituzioni e al mondo imprenditoriale. Una collaborazione importante e fruttuosa che siamo onorati di poter proseguire anche nel 2019".
«Abbiamo attivato la nostra collaborazione su questo evento, condividendo con tutti i partner la sfida di accrescere le eccellenze tecnologiche locali, soprattutto in ambito formativo – dichiara Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino –. Dal nostro sistema Excelsior sappiamo che a gennaio le imprese torinesi hanno cercato di assumere 21mila persone, ma il 28,5% è risultato di difficile reperimento e il 31% riguardava professioni ad elevata specializzazione. L’istruzione tecnologica è ormai fondamentale, in particolare nel post-diploma con gli ITS, e sicuramente stiamo andando verso professioni che non esistono ancora. Per questo come Camera di commercio sosteniamo gli ITS soprattutto nel loro sforzo di essere sempre più vicini alle imprese del territorio».
In Piemonte gli ITS sono sette e vanno da sempre a braccetto con i Poli di Innovazione; coprono gli stessi settori produttivi (ICT, Energia, Mobilità Aerospazio Meccatronica, Biotecnologie, Agroalimentare, Tessile Abbigliamento Moda, Turismo e Attività Culturali) ed entrambi sono sostenuti dalla Regione Piemonte grazie ai fondi europei e alla sinergia tra gli assessorati competenti.
«Tale modello è già stato seguito da oltre 150 imprese piemontesi attraverso le varie misure regionali per ricerca e sviluppo, grazie alle quali sono state attivate oltre 500 assunzioni in alto apprendistato – spiega Giuseppina De Santis, assessora alla Ricerca e Attività Produttive –. Questa policy è stata riconosciuta dall’OECD e dalla Commissione Europea come best practice a livello comunitario, un riconoscimento che spinge quindi a continuare a lavorare in questa direzione»
Per Gianna Pentenero, assessora al Lavoro e formazione professionale, «la Regione Piemonte ha deciso di scommettere sulla formazione terziaria come strumento per contrastare la disoccupazione giovanile e ridurre la dispersione scolastica, integrando politiche formative e occupazionali e politiche di sviluppo. In un contesto in cui le imprese faticano a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno e i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro, gli ITS rappresentano un’opportunità importante, come testimoniano le percentuali occupazionali superiori all’80%. L’integrazione tra fondi europei, inoltre, permette, grazie all’alto apprendistato, di formare giovani altamente qualificati che possono di essere assunti dalle imprese del territorio».
Il 30 gennaio è, dunque, l’occasione giusta per le imprese che vogliono attivare il percorso di collaborazione con gli Istituti Tecnici Superiori; inoltre c’è una ragione in più: il recente bando regionale PRISM-E per progetti di ricerca industriale che mette a disposizione 58 milioni di Euro e che prevede una quota da investire per l’assunzione di apprendisti in alta formazione che potranno essere reperiti facilmente, oltre che nella formazione terziaria accademica, nel vivaio degli ITS, fruendo anche della possibilità di ospitare i giovani talenti negli stage curricolari di prossimo avvio.