Un inizio soft, ma non senza intoppi. Il primo giorno per presentare la richiesta di accesso al reddito di cittadinanza a Torino ha riservato qualche amara sorpresa ai pochi cittadini che si sono rivolti ai Caf, dove vige una situazione di totale anarchia. A causa del poco preavviso infatti, molti uffici stanno invitando le persone a ripresentarsi nei giorni successivi, perché impossibilitati a inoltrare le richieste all’Inps. Altri invece sono organizzatissimi, dotati di sistemi di prenotazione e call center. Insomma, “Caf che vai, usanza che trovi”.
La ragione di questa disparità di trattamento va trovata nel ritardo con cui è stata firmata la convenzione che garantiva ai Caf di ricevere le domande per il reddito di cittadinanza da inoltrare all’Inps, convenzione che è stata firmata solamente venerdì. Poco il tempo per mettersi in regola, tanto che diversi uffici questa mattina hanno richiesto gentilmente ai cittadini di ripresentarsi con le domande tra qualche giorno perché non ancora dotati di sistema per inoltrare le domande all’Inps.
Se nei Caf più piccoli, non tutti, si registrano delle difficoltà e le richieste non vengono per il momento prese in considerazione, nei Caf più strutturati l’organizzazione la fa da padrone e permette al personale di evadere le domande senza alcuna difficoltà: è il caso, per esempio, del Caf della Cisl in via Breglio. Nella sede nessuna coda, ma un’organizzazione impeccabile, con le persone che si recano presso gli sportelli su prenotazione, compilano l’intervista alla presenza di un operatore che li aiuta a capire se hanno o meno i requisiti (oltre all’Isee) e tutto viene girato all’Inps. “Quando venerdì è stata firmata la convenzione, ci siamo dotati di call center e sistema di prenotazione per evitare disagi. Nella città metropolitana abbiamo avuto più di 1000 domande in pochi giorni, qui in via Breglio più di 60. Stamattina ne abbiamo già presentate 16” ci confida Curcio Santino, responsabile del Caf Cisl di via Breglio.
Nelle poste, per il momento, non si registrano code e resse, e anche nei Caf la situazione è simile: anche alla Uil di via Bologna, questa mattina, tutto è filato liscio come l’olio. Non mancano invece i disagi dovuti a una disinformazione generale. Tante persone si sono presentate nei Caf e nei patronati con la documentazione sbagliata, senza nemmeno l’Isee. Va ricordato che per presentare la richiesta di reddito di cittadinanza c’è tempo fino a fine mese: tra qualche giorno, tutti i Caf dovrebbero essere pronti ad assecondare le richieste dei cittadini.