"In questi 4 anni abbiamo cercato di gestire il presente ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Proprio per questo la cosa più importante fatta con il maxiemendamento riguarda la rinegoziazione dei mutui e il riacquisto di un pezzo dei derivati, che porterà effetti positivi che dureranno fino al 2036 ma saranno già visibili dal 2020, con risparmi totali di oltre 185 milioni di euro". Lo ha detto l'assessore al Bilancio e vicegovernatore della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, parlando del Bilancio di previsione 2019-2021 della Regione, in discussione oggi e domani in Consiglio regionale.
"Con questo bilancio – ha spiegato Reschigna – noi ci impegniamo per il futuro in vari ambiti, come l'edilizia scolastica, il Manufacturing tecnology center, la piattaforma per l'aerospazio, i Lea. Molto, inoltre, è stato fatto per il turismo, in particolare quello montano, per il sistema neve e per mantenere invariato il diritto allo studio universitario, ambito in cui abbiamo investito risorse importanti".
"Ma voglio anche sottolineare – ha poi sottolineato – che le risorse future devono essere utilizzate soprattutto per l'industria manifatturiera piemontese, per alzare il livello tecnologico, delle ricerca e dell'innovazione delle nostre imprese".
Delle disposizioni contenute nel Bilancio di previsione ha parlato anche il presidente Sergio Chiamparino: "Le nostre politiche hanno ridotto il disavanzo in modo significativo. Il disavanzo era di 7,5 miliardi e mezzo su 11, di cui 3,5 da coprire anno su anno. Ad oggi lo abbiamo ridotto di quasi 900 milioni, quindi un quarto del disavanzo è stato coperto", ha detto. "Ciò significa che abbiamo rimesso il Bilancio regionale su una strada sicura. Ricordo che il Piemonte, che partiva da una situazione disastrata, oggi è la Regione italiana di riferimento per quanto riguarda la Sanità e l'assistenza: un risultato che abbiamo ottenuto attraverso una politica di rigore, in particolare sugli investimenti".
"Abbiamo puntato poi sulle politiche sociali, con l'ampliamento degli assegni di cura per gli anziani, con un investimento di 20 milioni dal 2020, e sul settore manifatturiero, con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, come dimostrano i 30 milioni di euro stanziati per il Manufacturing tecnology center che faranno crescere l'innovazione tecnologica nell'industria piemontese".
"Abbiamo dedicato 80 milioni agli investimenti sul dissesto idrogeologico - ha poi concluso Chiamparino - e ne aspettiamo 120 milioni dal governo, frutto di una intesa con l’esecutivo precedente: quando ci criticano sul TAV, dicendo che dovremmo spendere nelle piccole opere, ci sblocchino i soldi fermi in qualche cassetto per interventi diffusi sul territorio, come ad esempio le laminazioni della Dora”.