Le periferie nord di Torino, deluse da Appendino e dal M5S, si sono riversate sulla Lega di Matteo Salvini per le Europee. Nel capoluogo piemontese, così come a livello nazionale, sono i pentastellati a pagare lo scotto maggiore dell’alleanza con il governo gialloverde.
I grillini sono ovunque il terzo partito, tranne nella Circoscrizione 1, che diventa la loro Caporetto. Tra il centro e la Crocetta sono quinti con il 6,73% dei voti, superati da Forza Italie e +Europa. Proprio nel quadrilatero compreso tra corso Duca degli Abruzzi, piazza Vittorio, corso San Maurizio e piazza Statuto il Pd ha ribadito il suo feudo con il 40,92% delle preferenze.
"Un risultato -secondo il capogruppo comunale del PD Stefano Lo Russo - che premia la nostra linea politica: abbiamo lavorato sugli errori commessi, che ci avevano fatto perdere nel 2016, e non ci siamo mai arresi al declino della Città imposto dall'arrivo dei grillini". "Tre anni di non governo -continua Lo Russo -e di disastri, una sindaca inadeguata, una Giunta imbarazzante e un giudizio quasi negativo unanime di Torino".
I dem tengono nei quartieri centrali - con percentuali in media alle Europee al 34% nelle Circoscrizioni 2, 3, 4, 7 e 8 – ma nella Circoscrizione 5 e 6 la Lega si impone. A Barriera di Milano il partito di Salvini prende il 37,16%, mentre a Borgo Vittoria il 34,59%. Un voto su cui sicuramente avranno pesato le richiesta di maggior sicurezza e contrasto al degrado da tempo invocate dai residenti di Torino nord, che il leader del Carroccio è riuscito in qualche modo ad intercettare.