Passa anche dalla vendita di immobili il risanamento delle casse del Comune di Torino.
Nelle scorse settimane la giunta Appendino ha infatti approvato l'alienazione di tre beni comunali, tra cui la scuola primaria e infantile Principe Vittorio Emanuele di corso Unione Sovietica 170.
L'istituto scolastico, all'angolo con corso Sebastopoli, venne aperto nel 1936 dalle Suore Domenicane di Trino Vercellese, che all'epoca ottennero dal Comune la villetta per fondare la scuola. La giunta Appendino ne ha deliberato la vendita, con una base d'asta di oltre un milione e 300 mila euro, garantendo la prosecuzione dell'attività scolastica all'interno dell'edificio fino alla scadere della concessione, prevista tra sei anni.
Molto critico il capogruppo comunale del Pd Stefano Lo Russo "ci lascia piuttosto sorpresi apprendere che il M5S abbia intenzione di vendere l'immobile dove adesso è ospitata una scuola dell'infanzia funzionante e che accoglie non solo i bambini del quartiere. Ci chiediamo davvero - prosegue l'esponente dem - quale sia la logica di un'operazione così strana, tenuto in conto che siamo pieni di tanti altri immobili vuoti e in cattive condizioni manutentive che necessitano di riqualificazione".
In futuro l'edificio potrà continuare ad ospitare una scuola, ma anche essere trasformato in una RSA per anziani o di lungodegenza per pazienti. Quest'ultima destinazione d'uso risulta particolarmente interessante, dal punto di vista economico e commerciale, data la vicinanza con ospedali e case di cura come il Mauriziano e la Koelliker, che proprio questa mattina presenterà i reparti rinnovati a misura di bambino e ha aperto una RSA ad Alpignano.
L'atto politico della giunta è dunque il primo step per la vendita, che dovrà ottenere l'approvazione definitiva in Sala Rossa.