Giovedì 27 giugno alle ore 18 il Circolo del Design organizza una talk dal titolo Il Design come infrastruttura sociale, che si inserisce nel programma della prima edizione dell’Italian Tech Week, manifestazione che dal 24 al 30 giugno riunirà a Torino le eccellenze italiane ed europee impegnate a costruire il futuro del business e della società.
Il dibattito in programma al Circolo del Design è incentrato sul tema il “design del sapere”, espressione coniata dallo storico e designer, docente universitario presso la Standford e la Harvard University, Jeffrey Schnapp, in riferimento a quella che lui definisce “integrazione tra cultura umanistica e dimensione digitale”. Un aspetto, quello digital, sempre più onnipresente nella vita dell’uomo che si trova quindi catapultato in una società ipertecnolgica, rischiando di essere condizionato, spiato e, addirittura, sostituito. In questo scenario, la libertà più grande rimane quella di progettare, propria del design che diviene così portavoce di quell’innovazione culturale foriera di innovazione sociale.
Un connubio – quello tra design e cultura – che in Italia ha trovato espressione nella visione di Adriano Olivetti, imprenditore che ha saputo integrare cultura umanistica e visione tecnologica, libri e disegno industriale, pensiero sociale e mondo della fabbrica, e che può ripetersi - secondo lo storico americano - a patto che intellettuali, tecnologi, politici visionari e industrie, facenti parte di realtà locali, siglino un rapporto di aiuto e alleanza reciproca.
La talk, che vede la partecipazione di Michele Cafarelli, assessore all’urbanistica della Città di Ivrea, Paolo Mulassano, direttore dell’Ufficio innovazione di Compagnia di San Paolo, Maurizio Cremonini, direttore marketing di Comau, e Gaetano Alfonso Maria di Tondo, direttore relazioni esterne e istituzionali di Olivetti, è dunque un’occasione per confrontarsi sul ruolo che il design può e deve assumere nella società civile, a partire dalla sua duttilità, capacità che gli consente di diventare portatore di esperienze culturali che vanno a integrarsi con la tecnologia.
L’incontro è moderato da Bruno Ruffilli, innovation editor per La Stampa. Evento a ingresso libero.