A Torino crescono i passeggeri di bus e tram (+12%), così come le aree pedonali (+2%) e le piste ciclabili (+1,5%). Aumenta però anche il tasso di motorizzazione, ossia il numero di veicoli per abitanti: la città sabauda nel 2018 registra l’aumento più consistente (+5% con 674 auto ogni 1.000 abitanti), seguita da Bologna (+3%, 531 veicoli ogni 1.000 abitanti). Numeri presentati durante la prima tappa del “MobilitAria Tour 2019”, che si è svolta ieri a Torino, durante la quale è stato presentato il secondo rapporto sulle politiche di mobilità e qualità dell’aria in 14 aree metropolitane 2017-2018.
Dal punto di vista della composizione del traffico, su 597.550 autoveicoli, c’è una prevalenza di euro 6 (29%) e 4 (25%): quasi il 50% sono alimentati a benzina, il 39% a gasolio e l’8% gpl. Solo l’1,6% a metano e percentuali inferiori all’0,5% per ibride e elettriche.
Su 52.482 veicoli commerciali invece la maggior parte sono euro 4 e 5 (22%), mentre per i motocicli sulle strade troviamo una prevalenza di euro 0 (31%).
Dal documento emerge come il capoluogo piemontese sia maglia nera per il superamento dei limiti giornalieri di PM10: secondo i ricercatori nel 2018 sono stati sforate le concentrazioni di polveri sottili per ben 89 giorni (il limite massimo era di 35). Meglio Milano (79 giorni) e Venezia (63 giorni). In dieci anni si è registrata una diminuzione del particolato del 47%.