La questione Tav non va mai in vacanza. E la dimostrazione è arrivata dalla giornata di oggi, che ha visto in alta val di Susa una doppia manifestazione legata alla varietà naturalistica del territorio. Da una parte, il "BioBlitz" organizzato dai ricercatori dell'Università di Torino presso il Museo Archeologico di Chiomonte. Dall'altra, una marcia cui hanno dato vita alcuni oppositori alla realizzazione della Torino-Lione, spingendosi nelle vicinanze del cantiere.
Nel primo caso, l'appuntamento era fissato per le 9.30 presso il Museo archeologico: qui, a fare da cicerone, sono stati fin dalle prime ore della giornata i ricercatori dell’Università di Torino, guidati dalla professoressa Simona Bonelli, che stanno conducendo studi sulla biodiversità locale, in val Clarea. Un'occasione per accompagnare appassionati grandi e piccini in un’esperienza di educazione naturalistica e scientifica, alla scoperta di piante, pipistrelli e farfalle, proprio nelle aree dove l’attività di studio sulla biodiversità dell’Università di Torino ha il suo quartier generale. Dunque scarpe da trekking, pranzo al sacco e un percorso di meno di due chilometri, senza grandi pendenze. Nel pomeriggio, invece, laboratori didattici.
Un'iniziativa che però, contemporaneamente, ha visto svolgersi quella realizzata a poche centinaia di metri di distanza da alcuni attivisti No Tav, che hanno voluto in questa maniera ribadire la loro contrarietà alla realizzazione della Torino-Lione. Erano alcune decine, anche loro impegnati in quella che hanno definito come una "passeggiata alla scoperta della biodiversità" nei pressi del cantiere di Chiomonte. "Il nostro obiettivo - hanno spiegato gli attivisti - è la liberazione di via dell'Avanà (una delle strade di accesso al cantiere, ndr) ma anche mostrare la bellezza di un territorio irrimediabilmente minacciato dai cantieri del Tav".