Giovedì 18 luglio alle 22 nel cortile d'onore di Palazzo Reale (apertura cancello lato piazza Castello ore 21) è prevista la sonorizzazione dal vivo di "Vampyr" a cura di Paolo Spaccamonti, Ramon Moro e la violoncellista canadese Julia Kent in una serata che nasce in collaborazione tra Distretto Cinema, che organizza la rassegna, e Piemonte dal Vivo.
A 130 anni dalla nascita del grande maestro del cinema nordico Carl Theodor Dreyer, Paolo Spaccamonti e Ramon Moro trasformano "Vampyr", uno dei suoi film più celebri, in un’esperienza visiva e sonora che restituisce al pubblico contemporaneo tutto il mistero e l’inquietudine di un horror onirico che ha influenzato generazioni di cineasti. Pur essendo il primo film sonoro di Dreyer, "Vampyr" ricorre assai poco ai dialoghi e lascia spazio alle incursioni visionarie dei due musicisti, che costruiscono con le immagini un contrappunto per esplorare e approfondire l’anima più mistica e notturna. Paolo Spaccamonti e Ramon Moro, oltre ad essere compositori di grande valore, hanno costruito negli anni un rapporto con il linguaggio delle immagini che li ha condotti a risultati sempre più sorprendenti e sperimentali (come nel caso delle musiche scritte per l'esordio di Fabio Bobbio "I cormorani" da cui il disco omonimo), collocandoli nel novero dei nuovi talenti internazionali della musica cinematografica, che sempre più spesso si interseca con il sound design. Spaccamonti, in particolare, giunge con Vampyr alla quarta produzione commissionata dal Museo Nazionale del Cinema, che in Europa si è distinto tra le cineteche più attente alle sonorizzazioni live.
Chitarrista e compositore, il torinese Paolo Spaccamonti si è costruito nell'arco di soli dieci anni un profilo di prima fascia nel circuito dell'avanguardia italiana grazie a una discografia ormai ricchissima, fatta tanto di dischi in proprio (Buone Notizie, Rumors) quanto di lavori in coppia con eccellenze musicali italiane (Stefano Pilia, Mombu, Ramon Moro, Daniele Brusaschetto, l'italiano d'adozione Paul Beauchamp) e straniere, come quel Jochen Arbeit degli Einstürzende Neubaten con cui ha firmato CLN nel 2018. Album a cui si aggiungono lavori legati a reading, sonorizzazioni per televisione (la produzione RAI “I mille giorni di mafia capitale” insieme a Riccardo Sinigallia), cinema (“I Cormorani”, “Lo spietato”) e film muti (Once upon a time, Vampyr) oltre ad un numero ormai sterminato di collaborazioni live di prestigio con musicisti come Ben Chasny (Six Organs Of Admittance), Jim White (Dirty Three), Julia Kent, Damo Suzuki (Can), Emidio Clementi (Massimo Volume) ed artisti come il fotografo Jacopo Benassi, Masbedo, Michela Lucenti / Balletto Civile, Valter Malosti, Donato Sansone e il sound designer Gup Alcaro. paolospaccamonti.com
Julia Kent è nata a Vancouver, in Canada, e vive a New York. Compone facendo uso di violoncello, loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche. La sua impronta musicale è stata descritta come “cinematica e impressionista”, “organica e forte”, e “impegnata e spiccatamente personale". Dopo esperienze importanti e formative in band come Rasputina e Antony and the Johnsons, Julia Kent ha intensificato negli ultimi anni l'attività solista arrivando a realizzare ben sei album e un ep. Delay (Important, 2007) era ispirato dalla riflessione sul disorientamento legato al senso del viaggio, Green and Grey (Tin Angels, 2011) evocava musicalmente il rapporto tra processi organici e tecnologia, mentre Character (il primo per la prestigiosa label inglese Leaf, uscito a marzo 2013) era un'esplorazione all'interno del sé, un viaggio nella propria geografia interiore. La musica della Kent è stata utilizzata nelle colonne sonore di diversi film (un suo brano figura in "This must be the place" di Paolo Sorrentino) e come accompagnamento di performance teatrali e di danza (Ballet Manheim e Balletto Civile); ha suonato in Europa e Nord America, esibendosi durante festival come il Primavera Sound a Barcellona, il Donau Festival in Austria e l'Unsound Festival a New York. https://www.juliakent.com/
Ramon Moro, trombettista decisamente singolare, con un’ impronta stilistica di“confine”, individuabile in ogni occasione per il suono visionario e immaginifico. In questi ultimi venti anni ha lavorato in ambiti jazzistici, sperimentazionielettroniche, pura improvvisazione, supporto per band rock, preziosi interventi su album di musica leggera e cantautorale. (Stefano Battaglia, Lawrence D. Butch Morris,Arigret, Fiorenzo Sordini, Irene Robbins, Andrea Valle, Lorenzo Senni, Fluxus, Stearica, Larsen, Mau Mau, Northpole, Fabio Barovero, Luca Morino, Cesare Malfatti, Igor Sciavolino, Paolo Spaccamonti, Xiu Xiu, Minus&Plus, Davide Tosches, Olla, . Per la sua predisposizione all’improvvisazione, alla cura del suono e alla suasensibilità ad interagire con altre forme espressive, viene richiesto sempre più spesso a collaborare con artisti visivi e autori teatrali. É sua la doppia performance sull’installazione di Richi Ferrero “Bwindi Light Masks”; esibizione di rilievo all’interno del Cortile di Palazzo Carignano (TO), interagendo con l’opera “Waiting for the last bus” degli artisti Botto e Bruno. Ha composto insieme a Paolo Spaccamonti le musiche del film “I Cormorani” del regista Fabio Bobbio. Band di riferimento: 3quietmen, power trio attivo dal 99, esibizioni di rilievo come Festival Jazz di Magdeburgo, RomaJazzFestival2009, tournèe in Cina nel 2008. www.ramonmoro.com
Ingresso unico 10 euro.