Lettera aperta dell’ex sottosegretario ai Trasporti, Mino Giachino, ai No Tav, in occasione del festival “Alta Felicità” di Venaus.
L’organizzatore, insieme alle “madamine”, delle manifestazioni a sostegno dell’opera ha inviato una missiva allo storico leader movimento contro l'opera, Alberto Perino, e all’ex sindaco di Susa Sandro Plano.
“Dopo vent’anni di lotte sulla TAV, - si legge nel documento - vent’anni che hanno coinciso con la più bassa crescita economica del Paese, ancora più bassa per il Piemonte, a modo suo il Prof. Conte, un Premier scelto da una forza politica per cui hanno votato molti No TAV, ha preso una decisione che ora verrà ratificata dal Parlamento”.
“Ciò che ha detto Conte -continua Giachino- non piace a voi, ma neanche del tutto a noi. Dobbiamo prenderne atto sapendo che quest’opera così discussa verrà realizzata per metà a carico dell’Europa ,che avendo aumentato il mese scorso il suo contributo economico ha ridotto sensibilmente la spesa per lo Stato Italiano”.
“Il cantiere – aggiunge l’ex sottosegretario - porteranno lavoro per le imprese e le persone: voi sapete quante imprese e quanti lavoratori aspettano con ansia la ripresa delle attività. Impegniamoci insieme a far sì che i lavori vengano assegnati il più possibile a imprese e lavoratori piemontesi come si sta facendo al Terzo Valico”.
“Sapete quanta speranza -prosegue Giachino - hanno coloro che sono disoccupati e le loro famiglie. I figli di chi troverà lavoro nel cantiere benediranno lo sblocco dei bandi e scacceranno dalla testa l’idea di essere figli di un Dio minore”.
“Ecco perché, - continua -anche in nome della grande amicizia che ci legava a Carlo Ravetti , vi chiedo di impegnarvi a far sì che sia oggi che domani non vi siano violenze. Avete tutto il diritto di manifestare la vostra contrarietà ma lo potete fare meglio senza violenze di alcun tipo soprattutto ai ragazzi italiani che hanno scelto come proprio impegno quello di garantire la sicurezza a tutti noi.”
“So che in questi anni sono stati fatti tanti errori che tra l’altro hanno fatto perdere tempo prezioso. Apriamo una “fase nuova” e impegniamoci tutti insieme per la ripresa della economia, del lavoro e per il rilancio della valle di Susa che soprattutto in bassa Valle sta vivendo una situazione economica e sociale difficile...” conclude Giachino.