Il vostro b&b Torino potrà essere particolare, ma difficilmente si avvicinerà all’originalità dei tre edifici di cui vi parliamo in questo articolo.
Casa Scaccabarozzi
Prende il nome dalla moglie dell’architetto Alessandro Antonelli, il papà della Mole Antonelliana, ma in città nessuno la chiama così: questo edificio di via Giulia di Barolo 9 è noto a tutti come la Fetta di Polenta, per via della sua bizzarra planimetria. Come non vi sarà difficile credere una volta che vi sarete arrivati sotto, si tratta del palazzo più stretto di Torino: dalla parte opposta a Corso San Maurizio arriva a misurare 54 centimetri. Antonelli ricevette il terreno come compenso per la progettazione di alcuni edifici all’interno del quartiere; sulle prime tentò di acquistare quello confinante per avere più spazio, ma visto il rifiuto del proprietario decise di recuperare in altezza ciò che non poteva ottenere in larghezza. Una volta conclusi i lavori vi si traslocò, pare per fugare i dubbi di tutti quei torinesi che sostenevano che la casa avrebbe finito per crollare; in realtà, la Fetta di Polenta sopravvisse all’esplosione della polveriera del 1852, al sisma del 1887 e ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale!
25 Verde
Nonostante le evidenti differenze, ai milanesi ricorderà il Bosco Verticale: questo perché il condominio 25 Verde, dalle parti del Parco del Valentino, è provvisto di 4000 metri quadri di terrazzi e tetti verdi e di oltre 200 alberi e arbusti, che aiutano ad abbattere l’inquinamento di una città che sta cercando di diventare sempre più green. Il complesso è stato progettato da Luciano Pia e si trova in via Chiabrera, non lontano dalla Fontana dei Dodici Mesi, ovviamente al numero 25. Anche in questo caso dovrete limitarvi a guardare da fuori… a meno che non stiate considerando di acquistare un appartamento, certo.
Rotonda di Talucchi
Da tutt’altra parte, nei pressi dell’Università degli Studi, sorge questo bellissimo edificio dalla pianta circolare: prende il nome dall’architetto Giuseppe Maria Talucchi, che ne vide il completamento nel 1828. In origine ospitò la Scuola di Latinità, mentre oggi è in concessione all’Accademia di Belle Arti. Pochi turisti sanno della sua esistenza: andateci per rendere la vostra vacanza ancora più particolare!