Un bagno di folla ha accompagnato ieri sera l’inizio delle celebrazioni di San Matteo, la grande festa che fino al 23 settembre vede Nichelino indossare il suo abito migliore per celebrare il Santo patrono.
Centinaia di persone hanno affollato gli stand della fiera, in piazza Polesani nel mondo, dopo che il sindaco Tolardo, al termine dell’esecuzione dell’inno di Mameli da parte della banda "Puccini", ha tagliato il nastro e dato il via ufficiale all’evento. Sul palco il primo cittadino ha ricordato come siano “scivolati via in un batter d’occhio questi anni. L’amministrazione si è impegnata sempre per rafforzare il senso di comunità di Nichelino anche attraverso momenti come questo”.
Poi Tolardo ha ceduto la parola ai vari assessori che lo hanno accompagnato sul palco, da Giorgia Ruggiero a Fiodor Verzola, da Sara Sibona (passati i dissidi con il primo cittadino che erano sorti a luglio) a Michele Pansini, da Gabriella Ramello al presidente del Consiglio comunale Franco Ripani.
Ma le parole più significative le ha pronunciate Diego Sarno, l'ex assessore alla cultura diventato da alcuni mesi consigliere regionale, che ha promesso per il 2020 di ottenere il patrocinio da parte della Regione Piemonte “per garantire ancora più risorse alla manifestazione in occasione della 160esima edizione della Festa”. Si', perché per i nichelinesi doc questo è il numero esatto, visto che la ricorrenza di San Matteo veniva celebrata già a partire dalla seconda metà del 1800.
In serata il palco è stato poi animato dai protagonisti di San Matteo Young, l’evento musicale che ha richiamato tantissimi ragazzi in piazza Polesani nel mondo, grazie alle esibizioni di molti artisti emergenti. Per loro, e per quelli meno giovani, ci saranno tanti altri appuntamenti fino a lunedì 23, quando, dopo la notte bianca, il consueto spettacolo dei fuochi d’artificio segnerà la conclusione della manifestazione.