Il palco del Teatro Regio sta per entrare in una nuova era: è stata presentata la nuova versione di Archiui, la piattaforma di promemoria dedicata alla catalogazione e interfaccia di valorizzazione online dei beni culturali.
Due le parole chiare che hanno guidato al lancio del nuovo software: user experience e centralità del contenuto. Archiui, nato nel 2016, è uno strumento di lavoro scelto da oltre 200 clienti tra comuni, istituti culturali, musei e privati che mettono a disposizione del pubblico il proprio patrimonio, superando l’idea antiquata di archivio e informazioni riservate.
Archiui è basato su alcuni capisaldi come la struttura in cloud e l’utilizzo dei migliori software open source, oltre a una sezione di catalogazione basata su collective access. Adesso Archiui permette di creare siti completamente personalizzabili per facilitare la ricerca.
Fondamentale poi la condivisione di informazioni a livello globale, passando per una collaborazione con il Dipartimento di Informativa dell’Universita di Torino: i dTi verranno inseriti in fase di schedatura e a fanno una nuova importanza nel grado globale dei dati culturali con l’introduzione dei linked open data.