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Politica | 08 ottobre 2019, 11:24

Istituita la Commissione permanente per la Legalità (VIDEO)

Ravetti, Rossi, Sarno (Pd): “Così il Piemonte manda un segnale forte alle mafie”. Soddisfatti anche Grimaldi (LUV) e Marrone (FdI)

Istituita la Commissione permanente per la Legalità (VIDEO)

“Il Piemonte manda un segnale forte alle mafie. Alla piena condivisione dell’aula, ora, deve seguire l’impegno nel rendere la commissione più efficace possibile” così il capogruppo del Partito Democratico Domenico Ravetti e i Consiglieri Diego Sarno, Coordinatore regionale per il Piemonte di Avviso Pubblico, Domenico Rossi, già vicepresidente della commissione legalità nella scorsa legislatura, commentano l’istituzione della Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi.

La maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale ha dato l'ok per un presidente di commissione che sia eletto dalla minoranza.

"La legalità - ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia - è un valore fondamentale per la quotidiana convivenza civile, per questo il Consiglio regionale ha voluto creare una Commissione dedicata permanente. Questo è un tema che non si esaurisce in un arco temporale, è quindi indispensabile che diventi un caposaldo all’interno dell’assemblea legislativa, perché la legalità è un principio senza tempo".

“La commissione dovrà diventare pungolo per Consiglio e Giunta affinché non manchi mai l’attenzione su questi temi. Da subito dovrà tornare a occuparsi di riutilizzo sociale dei beni confiscati, stipulare protocolli con Prefetture e Forze dell’ordine e dotarsi di consulenti esterni per comprendere al meglio i fenomeni sul nostro territorio”, commenta Domenico Rossi. “Sarà necessario inoltre - aggiunge Diego Sarno - avviare percorsi di formazione permanente del personale politico e amministrativo di Regione Piemonte per affrontare con maggiore contezza il fenomeno”. 

A partire dal 2010 le diverse operazioni delle DDA piemontesi e lombarde hanno, infatti, reso evidente che il Piemonte non solo non è estraneo all’interessamento della criminalità organizzata, ma in esso possiamo riscontrare un forte radicamento.

“Le evidenze giudiziarie - concludono i consiglieri Rossi e Sarno - confermano che la criminalità organizzata ha saputo instaurare solidi legami anche con segmenti della politica, condizionare il funzionamento di alcune istituzioni piemontesi e interferire nelle attività economiche. Per questo la lotta alle mafie non può e non deve essere delegata a Magistratura e Forze dell’ordine, tocca a ciascuno di noi fare la propria parte e, a maggior ragione, a chi ricopre un ruolo istituzionale spetta porre le condizioni per rendere i territori inospitali alle mafie”.

“La mafia, proprio qui al Nord, è un ‘socio occulto’ che spesso inquina la politica e la pubblica amministrazione, stravolge il mercato e vampirizza cooperative e imprese grazie a una strategia di aiuti, relazioni e finanziamenti” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi – “Sappiamo bene che al Piemonte spetta il triste primato di ospitare il primo comune sciolto per mafia: Bardonecchia nel 1995. Nonostante le molte operazioni giudiziarie che si susseguono per scardinare l’assetto delle organizzazioni mafiose in Piemonte – come Minotauro del 2011 che ha fatto luce sulla presenza ramificata della ‘ndrangheta, o le recenti indagini che mostrano le organizzazioni criminali al centro dei traffici di riciclaggio o delle curve dello stadio –, le mafie sono una piaga che trova sempre il modo di rigenerarsi. Ecco perché auspicavamo da tempo un organo di vigilanza regionale che restituisse a pieno titolo alla politica un ruolo virtuoso di contrasto alla mafia”.

"Finalmente potremo provare a fare luce sulle mafie straniere, a partire da quella nigeriana". E' soddisfatto il capogruppo di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone dopo l'istituzione in Consiglio Regionale di una commissione permanente ad hoc sul 'contrasto ai fenomeni mafiosi'. Per aiutarci in quest'opera di "indagine", come reso possibile dall'Art. 6 della Delibera, proporremo il coinvolgimento del prof. Alessandro Meluzzi in qualità di esperto sul fenomeno delle mafie straniere".

Polemico, invece, il commento del gruppo regionale del M5S: "Approvata con grave ritardo l'istituzione della Commissione per la promozione della Legalità e di contrasto ai fenomeni mafiosi. Il via libera del Consiglio regionale è slittato di una settimana per l'ostruzionismo della Lega. In questa settimana ci sarebbe stato tempo sufficiente per insediare e rendere subito operativa la Commissione".

"Il risultato raggiunto oggi è il frutto di un lungo lavoro del Movimento 5 Stelle che per primo ha proposto la deliberazione che istituisce in modo permanente la Commissione. Adesso è necessario mettere in moto subito la Commissione, uno strumento utile per promuovere strumenti normativi di contrasto agli interessi delle organizzazioni mafiose. Vietato perdere altro tempo".

comunicato stampa

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