Arriva per la prima volta a Torino Lisbeth Gruwez, coreografa e performer, forte dell’esperienza maturata in anni di militanza nella Compagnia di Jan Fabre, alla quale Torinodanza dedica un piccolo ritratto composto da due pezzi, entrambi programmati alle Fonderie Limone di Moncalieri.
In The sea within la Gruwez guida dieci giovani donne, che condividono un flusso magmatico di suoni e movimenti (9 e 10 ottobre, ore 20.45, Sala Grande – prima nazionale).
Il mare che le danzatrici portano dentro se stesse è la forza inesorabile del moto perpetuo, dell’equilibrio interiore, della meditazione. Il risultato è un fiume magnetico in cui gli individui, immersi nel suono e nell'ambientazione di Maarten Van Cauwenberghe, diventano un unico corpo che fluttua in un respiro comune.
"Le mie danzatrici - dichiara la Gruwez - sono dieci potenti fiori di loto, simboli di connessione e fluido armonioso. Insieme portano un nuovo rituale contemporaneo in cui il noi abbraccia l'io".
Ma è in It's going to get worse and worse, my friend che emerge l'essenzialità dello stile della coreografa, con un brano che fa esplodere una peculiare sensibilità tutta al femminile, sfrontata ed elegante (10 ottobre 2019, ore 22.15 e 11 ottobre ore 20.45, Sala piccola).
Qui la parola si rivela un'arma potentissima, nel bene e nel male, capace di scatenare rivoluzioni e alimentare guerre. La Gruwez le dà materia danzando la trance di un estatico discorso, all’inizio amichevole e pacificatore, poi sempre più compulsivo e disperato. Fino ad esporre la sua natura più profonda: la violenza.
Il gesto dialoga ininterrottamente con il paesaggio sonoro che Maarten Van Cauwenberghe ha costruito, attraverso suoni elettronici, frammenti di armonia musicale e frammenti di un discorso del televangelista americano ultraconservatore Jimmy Swaggart.
Per informazioni: www.torinodanzafestival.it