Torino sul podio nazionale, se si parla di servizi pubblici. Lo dice l'ultimo studio di Mediobanca, che ha preso in analisi i 10 maggiori Comuni italiani e ha stilato una classifica sulla base delle performance e degli investimenti: acqua, ma anche rifiuti, trasporto pubblico e aeroporto. Un quadro tra luci e ombre.
Sul fronte dell'acqua, dicono gli esperti di Mediobanca, la Smat di Torino fa registrare la migliore performance in termini di perdite lineari, ovvero 13 metri cubi di acqua persa giornalmente per chilometro di rete e il terzo migliore tasso di perdite totali, pari al 24,6% (fanno meglio solo la MM di Milano con 15,9% e la genovese Iren Acqua con 23,9%). Tutti i campioni di acqua controllati dalla Smat di Torino sono risultati conformi rispetto ai limiti fissati dalla normativa nazionale; lo sono, invece, il 97,3% dei reflui depurati (fa meglio solo la milanese MM con una percentuale pari al 98,6%). La percentuale di utenti collegata ai depuratori è pari al 96,7% (anche in questo caso fa meglio solo la milanese MM con il 100%).
Per quanto riguarda invece i rifiuti, alla torinese Amiat spetta la seconda posizione per investimenti: 22,4 euro per tonnellata di rifiuti raccolta, inferiori solo a quelli della veneziana Veritas (29,4 euro per tonnellata) e la seconda posizione per produttività: 316 tonnellate di rifiuti raccolti per operaio e 635 abitanti serviti annualmente da ogni operaio (in prima posizione la fiorentina Alia con, rispettivamente, 489 tonnellate per operaio e 789 abitanti serviti da ogni operaio). La percentuale di raccolta differenziata della Amiat è pari al 44,4%, quarta per grandezza dopo la veneziana Veritas (65,2% in 45 comuni serviti), l’Alia di Firenze (59,3% in 49 comuni serviti) e l’Amsa di Milano (53,8%).
Un altro capitolo molto sentito dai cittadini è quello del trasporto pubblico: la Gtt movimenta oltre 800mila passeggeri al giorno offrendo annualmente 7.074 posti-chilometro per abitante (19 al giorno). La società di trasporto realizza inoltre il 38,5% dei propri ricavi dalla vendita dei biglietti, poco più della media (34%), e si colloca al quarto posto per produttività, calcolata rapportando i passeggeri agli operai (83mila passeggeri) dopo la Gest di Firenze (179mila), l’Atm di Milano (102mila) e l’Ataf&Li-nea, anch’essa di Firenze (84.700). Il 100% delle vetture della metropolitana gestita dalla Gtt di Torino è dotato di un sistema di climatizzazione, identica la situazione della metro di Napoli (Anm); a Milano (Atm) e Roma (Atac), invece, il valore è del 75% circa.
Infine il capitolo Caselle: nello scalo torinese, gestito dalla Sagat, si trovano i punti ristoro meno affollati (ognuno dei quali serve 1.040 passeggeri al giorno) dopo quelli di Genova (856 passeggeri) e, così come accade anche a Bologna e a Genova, è più facile parcheggiare (4 passeggeri per posto auto al giorno). In termini di investimenti, alla Sagat di Torino fanno capo gli importi più contenuti (1,1€/Wlu), stessa cifra rilevata per l’Aeroporto G. Marconi di Bologna e la minore incidenza degli investimenti unitari sui ricavi totali (8%). Nello scalo torinese si riscontrano i minori tempi di attesa ai banchi check-in (6 minuti e 12 secondi).