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Attualità | 12 novembre 2019, 15:42

Fino al 19 novembre possibile presentare osservazioni al piano di gestione del Parco del lago di Candia

Il Piano, i relativi elaborati e la cartografia sono stati pubblicati sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino, Ente gestore del Parco Naturale

Fino al 19 novembre possibile presentare osservazioni al piano di gestione del Parco del lago di Candia

Fino a martedì 19 novembre è possibile inviare osservazioni al Piano di gestione della Zona Speciale di Conservazione e della Zona di Protezione Speciale del Lago di Candia. Il Piano, i relativi elaborati e la cartografia sono stati pubblicati sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino, Ente gestore del Parco Naturale del Lago di Candia, alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-aree-protette/aree-naturali-protette/parco-lago-candia/

Le osservazioni possono essere inviate agli indirizzi e-mail areeprotette@cittametropolitana.torino.it e protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it

Il Lago di Candia e una fascia di territorio che lo circonda sono tutelati dalla Direttiva Habitat del 1992 dell’Unione Europea e dalla Direttiva Uccelli del 2009. Il Piano passa in rassegna la normativa applicabile all’area e “fotografa” la collocazione geografica del Parco, la suddivisione catastale delle proprietà, la fruizione turistica, le attività economiche, il tessuto sociale locale, le peculiarità geologiche e biologiche, lo stato di conservazione degli habitat. La parte dedicata alla strategia di gestione delinea nel dettaglio obiettivi e azioni da perseguire per tutelare gli Habitat inseriti nella Rete Natura 2000 e le specie animali e vegetali, contrastare i cambiamenti climatici, evitare che le attività agricole danneggino gli habitat protetti, attuare un monitoraggio sistematico dello stato di salute dell’ambiente.

Come sottolinea Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, ai parchi e alle aree protette, “non si tratta di un semplice elenco di divieti e obblighi, ma di un’analisi accurata della situazione attuale e della previsione di obiettivi e azioni che potranno migliorare una tutela già in atto con risultati positivi”.

Il documento è stato redatto in ottemperanza all'articolo 42 della Legge regionale 19 del 2009 e al Decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 3 settembre 2002, con cui sono state dettate le linee guida per la gestione dei siti “Natura 2000” previsti dalla normativa europea.

Possono presentare le loro osservazioni i singoli cittadini, gli amministratori locali, le associazioni agricole, venatorie e di protezione ambientale riconosciute dal Ministero dell'ambiente.

comunicato stampa

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