La carnalità, il folklore e il vitalismo dell'opera originale di Bizet spremuti e condensati nella rivisitazione sintetica di Peter Brook. E' questa "La damnation de Carmen", un'opera che, prendendo spunto dal film del regista inglese datato 1983, e tuttora inedito in Italia, segna un nuovo debutto per l'Impresa Lirica "Francesco Tamagno" all'interno della rassegna "Opera Off".
E' il quarto appuntamento - sabato 16 novembre, ore 20.45, ex cimitero San Pietro in Vincoli - del cartellone diretto da Giuseppe Raimondo, qui nel ruolo di Don Jose. Accanto a lui, soltanto altri tre interpreti: oltre a Ketevan Kharaishvili nelle vesti di Carmen, a muovere l'azione fino al culmine della tragedia saranno Giovanni Tiralongo (Escamillo) e Ilaria Lucille De Santis (Micaela).
La regia è affidata a Lucia Falco. Al pianoforte, il giovanissimo Maestro Alessandro Boeri.
Dopo il sold out della "Traviata", a ottobre, nella cornice del Borgo Medievale, e i successivi allestimenti del "Barbiere di Siviglia" e "La voix humaine", la Tamagno porta avanti il suo impegno di diffusione della lirica in luoghi non convenzionali, rinunciando ai grandi teatri a favore di ambienti a volte più familiari, altre volte del tutto anticonformisti.
Un progetto artistico che vuole ridare all'opera la valenza di aggregante sociale, raccogliendo attorno a sé una nuova comunità di appassionati.
Lo spettacolo di sabato, proprio nell'ottica di eliminare orpelli decorativi e magniloquenti, si concentrerà quindi sull'intenso dramma dell'avvenente contrabbandiera protagonista. Una "vita per la morte" scandita da picchi di passionalità estrema e fatale.
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