Anche Bruno Segre scende in campo in difesa de "L'incontro", il giornale da lui fondato nel 1949, contro cui Davide Casaleggio ha deciso di intentare una causa civile.
Il partigiano è venuto nel pomeriggio in piazza Solferino 10 a Torino, dove è previsto il primo tentativo di mediazione tra le parti: al centro della vicenda un articolo pubblicato a novembre 2019, a firma di Riccardo Rossotto, dal titolo "Rousseau, una distorsione paradossale della democrazia”.
"Sono venuto soprattutto - ha detto Segre - per ringraziare la controparte, che ci ha fatto una pubblicità incredibile, e poi perché la libertà di stampa è un presupposto della democrazia e un diritto civile fondamentale, che evidentemente la controparte ignora".
"Colpisce che proprio il M5S - ha continuato il centenario -, che da Beppe Grillo ha sempre praticato il turpiloquio, si stupisca di una frase in fondo pacata, di semplice senso, a cui si poteva replicare chiedendo la rettifica. Non c'era bisogno di questo schieramento polemico".
"Non credevo mai più che una persona che fa il politico ignorasse l'articolo 579, sulla diffamazione a mezzo stampa, che prevede la rettifica, la correzione di un eventuale dissenso", ha concluso Segre.
"Noi - ha aggiunto Beniamino Bonardi, direttore responsabile de L'incontro - continuiamo a difendere le opinioni che abbiamo, ma siamo aperti ad ospitare anche idee diverse: ci aspettavamo una replica, che non è arrivata, così come non è arrivata una replica argomentata".
"Noi non abbiamo insultato nessuno, ma solo espresso dubbi e forti perplessità su un possibile conflitto interessi su Davide Casaleggio, che ha risposto sul piano giudiziario: noi andiamo avanti sulla nostra strada", ha concluso.
+Europa Torino e Associazione Radicali Aglietta hanno fatto un presidio di solidarietà per L'incontro.