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Economia e lavoro | 09 febbraio 2020, 10:55

Uncem denuncia:"Intesa San Paolo continua a tagliare banche dai piccoli Comuni montani"

Ultimo in ordine di tempo a Condove, dove il sindaco Jacopo Suppo ha scritto al Ceo della banca. Uncem:"Gli istituti non hanno capito che l'Italia non è solo città, ma fatto di paesi"

Uncem denuncia:"Intesa San Paolo continua a tagliare banche dai piccoli Comuni montani"

"Le banche continuano a tagliare. Prima Unicredit, poi Intesa San Paolo, poi le Popolari, ora nuovamente Intesa San Paolo. Via dai Comuni, chiusa qualche decina di sportelli dai territori, dai piccoli Comuni, dalle aree montane". A denunciarlo è  Uncem, che segnale di aver ricevuto numerose chiamate dagli amministratori locali "che nei giorni scorsi sono stati contattati dai Direttori di Filiale. Che hanno annunciato la chiusura, loro malgrado. Come a Condove, dove Jacopo Suppo, ha già scritto al Ceo della banca con sede a Torino e poi a tutti gli esponenti politici del territorio. Perché se le banche continuano ad andarsene, non hanno capito che l'Italia non è solo città e grandi agglomerati urbani".

"Il Paese -continua Uncem -è fatto di paesi e territori complessi, che rischiano spopolamento e abbandono anche perché chi dovrebbe organizzare servizi migliori, pubblici e privati, se ne va. Lascia la piazza. Sceglie soluzioni più convenienti e remunerative. Le banche negli ultimi dieci anni hanno scelto questa via". "Non a caso -aggiungono - abbiamo definito un patto con Poste Italiane per portare nuovi servizi. E il Ministro Boccia, nel corso degli Stati generali della montagna dieci giorni fa, ha detto esplicitamente che lo Stato dovrà indurre le "aziende dello Stato" a investire anche dove non è remunerativo".

"Non può farlo con le banche che sono private - sottolinea Marco Bussone, Presidente Uncem - Ma come spesso abbiamo detto ai vertici degli Istituti di credito e dell'Abi, potrebbero capire, con la loro lungimiranza manageriale che restare è un segnale di futuro e non è solo una spesa maggiore, un aggravio sui bilanci. Quel presidio è sociale e antropologico. Se gli sportelli, anche piccoli, se ne vanno, la comunità perde. Perde tutto il Paese. E perde il sistema bancario, visto sempre più con sospetto da parti più fragili della cittadinanza, costrette a scegliere altre soluzioni, migliori, che sul territorio ci sono. Intesa San Paolo, Unicredit, altre banche, facciano un esame di coscienza. Ragionino con i Sindaci e con i Comuni. Blocchino i tagli e definiscano con i territori, comunità e Amministrazioni, un patto nuovo. Lo faccia l'Abi per tutti, con Uncem. Blocchi smobilitazione e un pezzo di desertificazione. Ne beneficerà l'intero Paese".

 

comunicato stampa

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