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Economia e lavoro | 11 marzo 2020, 09:31

Coronavirus, anche FCA mette in campo misure straordinarie nei suoi stabilimenti

Ridotte le produzioni giornaliere per ridurre l'addensamento di persone, inoltre saranno effettuate sessioni straordinarie di igienizzazione e si spingerà ancora di più sul lavoro a distanza per gli impiegati. Ferme per tre giorni Pomigliano, Cassino e Melfi

Coronavirus, anche FCA mette in campo misure straordinarie nei suoi stabilimenti

La battaglia contro il contagio si gioca anche nelle fabbriche. Ecco perché arrivano da FCA le indicazioni per il contrasto contro la diffusione del virus Covid 19. In particolare, il gruppo ha deciso di intensificare all'interno degli stabilimenti azioni per interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori. Un provvedimento che porta addirittura alla chiusura di Melfi, Pomigliano e Cassino.

Dunque saranno ridotte le produzioni giornaliere con un minor addensamento di personale nelle principali aree di lavoro. In ogni stabilimento saranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle aree di lavoro ed in particolare delle aree comuni di relax, degli spogliatoi e dei servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario.

Proseguono inoltre iniziative come la facilitazione del lavoro a distanza per gli impiegati e l’Mediaapplicazione di rigidi controlli e misure di sicurezza nelle mense e agli accessi di tutti i siti del Gruppo. Tutte le altre strutture amministrative di FCA continueranno regolarmente le loro attività nel rispetto delle norme e delle disposizioni governative con al tempo stesso il mantenimento delle misure di sicurezza e igiene applicate fin dal primo momento dell’esplosione del virus Covid-19.

"Le strutture e i rappresentanti sindacali sono impegnati ad ogni livello e in tutte le realtà produttive con la direzione aziendale di FCA per applicare le misure sanitarie definite dal Governo per contrastare la epidemia di coronavirus", dicono Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. In particolare negli stabilimenti di montaggio, in cui ciò implica una più complessa riorganizzazione della produzione, è stata decisa una fermata necessaria a modificare anche i flussi produttivi per favorire la ripresa garantendo la salute dei lavoratori".

"Il tempo della fermata sarà necessario a verificare che siano applicate tutte le misure indicate dal Governo per contrastare il contagio. Si stanno portando avanti una pluralità di azioni, quali la interruzione delle trasferte, dei meeting, delle attività formative, la diminuzione e lo scaglionamento dell’affluenza nelle mense e degli spogliatoi, la sanificazione degli ambienti e dei servizi, la più ampia diffusione possibile dello Smart working negli uffici, la adozione della distanza minima di sicurezza di un metro fra le postazioni nei reparti produttivi. Sarebbe utile almeno per le postazioni più critiche la disponibilità di strumenti di protezione individuale, quali le mascherine, ma ciò di fatto è momentaneamente impedito dalla loro oggettiva penuria che ha costretto le Autorità anche a requisizioni".

Massimiliano Sciullo

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