Un 25 aprile da ricordare in solitaria, resistendo contro un virus tanto invisibile quanto pericoloso. E' carico di significato il 75mo anniversario della Liberazione italiana dall'occupazione nazista e dal regime fascista.
A Chivasso, il primo cittadino Claudio Castello ed il presidente dell'Anpi, Vinicio Milani, hanno deciso, per ragioni di sicurezza, di celebrarlo in solitaria ma hanno comunque voluto manifestare la loro vicinanza alla popolazione. Questa mattina, infatti, hanno infatti deposto delle corone al momento dedicato ai Caduti di tutte le guerre e a quello dedicato ai Caduti per la Libertà.
"Oggi - ha ricordato Castello - ricorre il settantacinquesimo anno dalla Liberazione del nazifascimo in Italia. Questa celebrazione nonché festa, cade in un momento assolutamente eccezionale, mai vissuto prima. Oggi sono chiamato a ricordare questa data, e il destino ha voluto che dovessi farlo in solitudine". Castello definisce l'emergenza coronavirus una "battaglia che nasce come sanitaria ma che pervade le nostre vite".
"La paura di uscire per procurarsi il cibo, il distanziamento sociale per evitare i delatori che lavoravano a favore dei nazisti, l’incertezza su quanto ancora sarebbe durato l’incubo della guerra e su come sarebbe finita. Sembra strano ma ci sono analogie su quanto stiamo vivendo", aggiunge.
"Il nostro paese negli anni ’20 preferì affidare le proprie paure ad un virus chiamato fascismo, questo virus ci tolse tutti i diritti, tutte le libertà facendoci credere che l’Italia sarebbe diventata una potenza mondiale e tutti avremmo goduto di questa prospettiva. Quando effettivamente ci tolsero la libertà, i diritti e la possibilità di critica ormai era tardi e la strada imboccata ci portò ad avere morti e miseria in tutte le famiglie. Chivasso non fece eccezione, molti furono i morti, i deportati, molta fu la miseria. Anche qui qualche analogia con oggi purtroppo la troviamo".
Il sindaco coglie l'occasione per esprimere la propria vicinanza alle famiglie che hanno subito un lutto a causa del covid-19.
"Oggi nell’impossibilità di celebrare l’anniversario come avremmo voluto e come sarebbe stato giusto fare, voglio esortarvi a reagire, non possiamo assistere passivi all’evolversi delle cose, dobbiamo tutti rispettare le regole che ci impongono la distanza ed il confinamento, ma dobbiamo pensare al dopo, dobbiamo immaginarci una vita diversa e se possibile migliore e più ambientalmente sostenibile di quella che per noi prima era la normalità. Ma per fare questo è necessaria una responsabilità condivisa e ancor prima una responsabilità individuale, di ognuno di noi...".
Vinicio Milani ha ricordato invece i valori partigiani. Valori che, sostiene, "sentiamo ancora più necessari in questi tempi di sgomento e di paura".
"In questo mese - spiega - avevamo in programma la presentazione di un nostro libro sulla liberazione del chivassese curato dall’Anpi e dall’Unitre di Chivasso, l’allestimento di una mostra sulla Resistenza curata dai ragazzi e dagli insegnanti del liceo Martinetti di Caluso, degli incontri con le scuole e con la cittadinanza, avremmo ricordato le donne e gli uomini che riuscirono a sconfiggere il nazifascismo, avremmo parlato della libertà conquistata che noi abbiamo il dovere di difendere, il Coronavirus ha scombussolato i nostri piani, ma non per questo, rinunciamo a vivere questo 25 aprile, rinviando a tempi migliori le iniziative lasciate in sospeso".
Milani ha poi ringraziato gli amministratori comunali, i malati e tutte le persone che stanno lottando contro il coronavirus.