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Politica | 05 maggio 2020, 15:52

Coronavirus. Avetta (Pd): "Pazienti dimessi trasportati a casa in taxi? Icardi scarica la responsabilità sulle Asl"

Bragantini (Cigl Taxi): “La Regione deve intervenire, la comunicazione precedente è stata disattesa: trasportare in taxi pazienti Covid-19 è pericoloso per i tassisti e per gli altri passeggeri”

Coronavirus. Avetta (Pd): "Pazienti dimessi trasportati a casa in taxi? Icardi scarica la responsabilità sulle Asl"

Associazioni datoriali e sindacali degli operatori Taxi hanno segnalato casi di persone positive al Covid-19 che, al momento della dimissione dagli ospedali, hanno utilizzato il servizio pubblico dei Taxi per tornare a casa. Ho sollevato questo tema, preoccupante ed ingiustificabile per gli evidenti pericoli connessi, in un Question time, e oggi l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nella sua risposta è stato, purtroppo come sempre, evasivo e pilatesco": lo dichiara il consigliere regionale Alberto Avetta (PD), che ha presentato in Consiglio regionale un Question Time per chiarire la ragione per cui alcune strutture sanitarie siano state costrette a rivolgersi ai Taxi per il trasporto dei pazienti Covid-19 dimessi.

"Evasivo, perché si è limitato a dire che un protocollo e una circolare fanno divieto di usare mezzi pubblici per pazienti Covid-19 dimessi - che devono essere trasportati al domicilio con i mezzi delle strutture ospedaliere, ovvero in ambulanza, oppure ricorrendo a mezzi propri se vi sono le condizioni - senza confermare o meno se l’assessorato sia al corrente di fatti di questo tipo e se abbia provveduto alle necessarie verifiche. Pilatesco, perché ancora una volta si è limitato a scaricare la responsabilità sulle Asl, senza peraltro dire perché non sia stata data risposta da parte della Regione alla segnalazione avanzata dalla cooperativa Taxi. Che si sia persa anche questa mail?”.

L’assessore Luigi Icardi ha sottolineato che “La nota che l’Unità di Crisi ha trasmesso alle Aziende sanitarie con le prime indicazioni per la gestione delle dimissioni di pazienti con infezione confermata da SARS - COV2, risale allo scorso 25 marzo. La nota dava indicazioni anche rispetto alle precauzioni da adottare per gli spostamenti di pazienti Covid+ pauci- asintomatici. Lo scorso 19 marzo, l’Unità di crisi ha nuovamente ribadito che è fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici, compresi taxi, per gli spostamenti per motivi sanitari per pazienti Covid positivi. Il documento riporta che è' fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici”.

"Apprendiamo che la Regione aveva definito un protocollo per il trasporto delle persone positive e fatto al riguardo comunicazione alle Asl. E’ evidente che in troppi casi questa comunicazione è stata disattesa - commenta Paola Bragantini, rappresentante sindacale Unica Taxi Filt Cgil - Auspichiamo, quindi, che, come richiesto dal Prefetto, la Regione torni a ribadire alle strutture sanitarie l’esigenza di trasportare i positivi con i mezzi idonei, e certo non con mezzi pubblici come i taxi, mettendo a rischio non solo i tassisti ma anche i passeggeri successivi".

comunicato stampa

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