Covid o non Covid, la Centrale del Latte d'Italia ha visto approvare dal cda la miglior trimestrale degli ultimi 10 anni. Il fatturato consolidato sale a 46,9 milioni di Euro (+8% rispetto ai 43,4 del marzo 2019), così come l'Ebitda (4,4 milioni e crescita di quasi il 357%), risultato operativo a 1,67 milioni (+252,5%) e risultato ante imposte a 1,14 milioni (179,2%).
Il risultato rappresenta un ulteriore miglioramento rispetto a quanto preventivato nel Piano Industriale 2020-2022 approvato lo scorso 10 febbraio e nettamente migliore rispetto a quello di pari periodo del precedente esercizio, che era negativo per 1,4 milioni di Euro. Migliora anche la posizione finanziaria netta e si registra un imporatnte contenimento dei costi.
La Capogruppo Centrale del Latte d’Italia Spa chiude il primo trimestre del 2020 con un incremento molto positivo del 10,2 % del valore della produzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il margine operativo lordo arriva a 1,92 milioni di euro pari al 8,7% del valore della produzione (nel primo trimestre dello scorso anno: 591mila euro 2,9% sul valore della produzione). Dopo avere considerato tutti i necessari accantonamenti, il margine operativo netto è positivo per 1.01 milioni di euro (nel primo trimestre 2109: risultato netto negativo per 233 mila). Risultato positivo prima delle imposte per 664 mila Euro (nel primo trimestre 2019 risultato negativo prima delle imposte 368 mila Euro).
Un viatico importante per il grande cambiamento intervenuto dal 1° aprile 2020, quando l’azionista di maggioranza è diventato il gruppo Newlat Food, che ha acquisito il 46,24% di Centrale del Latte d’Italia da Finanziaria Centrale del Latte di Torino S.p.A.