“'Sogno proibito di qualcuno è castigare'. Chi ha invocato la Diaz per dei manifestanti e ora vuole togliere le borse di studio a chi dissente, più che improvvisarsi amministratore, dovrebbe tacere per un quarto di secolo” - attacca il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando l'intervista odierna del presidente di Edisu Sciretti.
Sarebbe pronta la bozza di un nuovo regolamento per il diritto allo studio, proposto da Sciretti e dall'Assessora Chiorino, in cui si negherebbe la borsa di studio a chi commette reati durante gli anni dell'università.
“Con l'allentamento della crisi Covid finisce anche il letargo dei repressori senza idee” - prosegue Grimaldi - “che non hanno pensato in questi mesi a nessuna misura per gli studenti colpiti dall'emergenza, e oggi si risvegliano per rilanciare l'oscenità del diritto allo studio politicamente condizionato, minacciando anche ritardi nell'arrivo delle borse se il bando sarà contestato e ritardato. Per fortuna né gli studenti né la nostra opposizione si fermeranno di fronte a queste intimidazioni miserevoli”.
"L’Edisu non è un tribunale e non tocca alla politica piemontese scegliere chi è meritevole, o meno, di una borsa di studio. La proposta di togliere la borsa di studio a studenti che hanno riportato condanne è ingiusta e presenta evidenti profili di illegittimità. Siamo pronti a contrastarla in Consiglio regionale, in Commissione e ad ogni livello", commenta invece Sarah Disabato del M5S. "L'obiettivo, nemmeno troppo velato, della Lega che ha occupato Edisu è quello di reprimere chi manifesta dissenso negli atenei piemontesi. Ma non è certo questo il compito dell'Ente. Pensiamo che l’Edisu debba essere uno strumento utile a sostenere il diritto allo studio, non certo il megafono della propaganda di Lega e Fratelli d’Italia. Anziché sprecare tempo in proposte provocatorie, la Giunta dovrebbe lavorare per garantire il diritto allo studio al maggior numero di giovani".