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Economia e lavoro | 15 giugno 2020, 16:29

Torino studia il futuro su quattro ruote, domani torna a riunirsi il tavolo sull'automotive

Provenzano e Lo Bianco (Fim e Cisl): "Serve un progetto con basi solide: non bisogna più muoversi in ordine sparso, anche alla luce dell'imminente fusione FCA-Psa"

Torino studia il futuro su quattro ruote, domani torna a riunirsi il tavolo sull'automotive

Dopo lo stop legato al Coronavirus - che però non ha fatto che accentuare le difficoltà e le incertezze che già caratterizzavano il comparto - Torino torna a parlare di automotive. 

Si riunirà di nuovo domani, infatti, convocato dall'assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, il tavolo regionale. Un appuntamento molto atteso, anche a livello sindacale. “La Vertenza Torino – spiegano i segretari generali di Fim e Cisl Torino Canavese, Davide Provenzano e Domenico Lo Bianco – aveva evidenziato la necessità di riprendere a ragionare di strategie, ma oggi ci troviamo di fronte ad una politica che, nel muoversi a compartimenti stagni, ad ogni livello, rischia di far perdere l’obiettivo finale che è quello di rendere centrale il ruolo di Torino per lo sviluppo dell’auto, settore fondamentale per il futuro occupazionale e produttivo dell’intero Paese, anche alla luce della imminente operazione Fca-Peugeot. Invitiamo pertanto le istituzioni locali a sollecitare quanto prima la ripresa del tavolo nazionale sull’auto al Mise”.  

Dai rappresentanti dei lavoratori emerge soprattutto il timore dell’assenza di un progetto complessivo e della tendenza ad agire in ordine sparso, dove ognuno sembra andare per la propria strada. Torino Capitale della mobilità elettrica non deve e non può essere uno slogan, ma un obiettivo in cui tutti devono credere e per cui tutti devono lavorare. “Stare con i lavoratori – concludono da Fim e Cisl – non significa solo portare la solidarietà nelle vertenze o convocare tavoli di confronto. Significa che, anche quando si redige un progetto per il centro di ricerca a supporto dell’innovazione (distretto a Mirafiori), occorre relazionarsi anche con le parti sociali portatrici di idee e proposte. Le Organizzazioni sindacali devono confrontarsi con il Politecnico di Torino, Regione, Comune, Api, Unione Industriale, Camera di Commercio anche sull’Automotive Academy (cui non sono state invitate) perché il progetto complessivo sta in piedi se insieme si costruiscono le fondamenta”.

M.Sci

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