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Politica | 23 giugno 2020, 15:37

Lavoro, Avetta (Pd): "Bene il contributo ai tirocinanti, ma si definiscano entità e tempi di erogazione"

“Il Piemonte segua l’esempio delle regioni più virtuose: si faccia carico di coprire i mancati introiti”

Lavoro, Avetta (Pd): "Bene il contributo ai tirocinanti, ma si definiscano entità e tempi di erogazione"

“Sono lieto che la Regione Piemonte sia orientata a includere anche i tirocinanti tra le categorie che potranno beneficiare dei 10 milioni di euro previsti dal Riparti Piemonte a sostegno dei lavoratori privi di ammortizzatori sociali o che hanno subito una forte decurtazione della busta paga. Però, bisogna fare in fretta e invito l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale Elena Chiorino a chiarire in Commissione tempi e modalità di erogazione”. Lo afferma il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), in occasione del dibattito in Consiglio regionale sull’Interpellanza con cui si chiedeva la riattivazione dei tirocini extracurriculari nelle aziende che avevano ripreso a lavorare nella Fase2.

“L’emergenza Covid19 ha imposto la sospensione di tutti i tirocini curriculari ed extracurriculari. In Piemonte durante i tre mesi di lockdown sono stati sospesi circa 15.000 tirocini. Sappiamo che molte aziende hanno riattivato i tirocini, altre ancora non lo hanno fatto o li hanno definitivamente interrotti. C’è, poi, il tema dei tre mesi in cui ragazze e ragazzi, che spesso arrivano qui da tutta Italia, si sono trovati senza indennità di tirocinio. Alcune Regioni come l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio, hanno già stanziato risorse per coprire il mancato introito da parte dei tirocinanti per la durata della sospensione"

"Se crediamo che queste ragazze e questi ragazzi rappresentino davvero il patrimonio più grande del nostro sistema produttivo dimostriamolo con fatti concreti: il Piemonte eroghi un sostegno a conferma della fiducia che ripone in loro. Ma si deve fare in tempi rapidi se vogliamo che sia efficace”.

“Di fatto la metà dei piemontesi (2 milioni e 280 mila su 4 milioni 350 mila) vive nella Città Metropolitana di Torino. A fronte di questo dato oggettivo la Regione ha destinato solo il 10% delle risorse - 1,5 milioni sui 13,2 complessivi della L. 18/84 – a pochi Comuni del torinese per opere stradali, municipali, cimiteriali e illuminazione pubblica", afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (PD), commentando la notizia della graduatoria con cui la Regione Piemonte cofinanzia i Comuni in base alla legge 18/84.

"Che la Giunta regionale abbia un cuore che batte soprattutto per il Piemonte 2, è noto, non ci stupisce e non è motivo di scandalo. Fa specie tuttavia prendere atto del “silenzio assordante” dei colleghi Consiglieri regionali delle forze politiche di maggioranza che sono stati eletti in provincia di Torino. Perché il buon senso - e i numeri - suggeriscono di porre rimedio a questi finanziamenti strabici. Depositerò un’Interrogazione per chiedere spiegazione sui criteri di ripartizione dei fondi che hanno prodotto un esito quantomeno ‘singolare’, e per sollecitare un riposizionamento più razionale delle risorse se e quando verrà rifinanziata la graduatoria”.

comunicato stampa

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